Cultura

Nella Villa Imperiale il lusso di Duemila anni fa

Renzi su Fb, "Visitate gli Scavi, ne vale la pena"

Redazione Ansa

Morbidi triclini rivestiti di seta verde da dove assaporare la vista del giardino rigoglioso, tavolini e consolle per appoggiare le preziose stoviglie in ceramica e le coppe piene di vino, bracieri e lucerne per assicurare luce e tepore anche alla vicina alcova. Appena riaperta al pubblico, così come l' Antiquarium rimasto sbarrato per 36 anni, la Villa Imperiale di Pompei , dopo i restauri, è stata anche allestita e "riarredata" in ogni particolare con copie precise e oggetti originali per offrire ai visitatori un tuffo nella vita di una famiglia ricca di duemila anni fa. Obiettivo, spiega il soprintendente Massimo Osanna, "raccontare come viveva a Pompei una famiglia di lusso".

Riaperta grazie al Piano per la Fruizione del Grande Progetto Pompei, la villa imperiale, sottolinea il soprintendente, "è uno dei punti scelti per questa sorta di museo diffuso che abbiamo voluto realizzare. Qui a Pompei non era possibile ricreare un museo come a Napoli, abbiamo invece scelto di allestire punti di visita diffusi in tutta l'area degli Scavi per raccontare i vari aspetti della vita di allora mettendo in mostra e ricontestualizzandoli per la per la prima volta anche gli oggetti della vita quotidiana, dai triclini ai bracieri e alle stoviglie".

Tra i turisti più entusiasti delle novità di visita offerte da Pompei, il premier Matteo Renzi, che qualche giorno fa è stato negli Scavi con la moglie Agnese : "Visitate Pompei, ne vale la pena", ha scritto su Facebook "sta finalmente cambiando l'attenzione mediatica internazionale su questa meraviglia. Oggi, intanto, ha aperto il centro visite"

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