Cultura

Alinari, la fotografia riparte dall'Italia

Nasce Contemporary, plotone fotografi per raccontare Paese

Redazione Ansa

   Dall'occhio di Luigi Baldelli, che da quasi trent'anni racconta guerre, rivoluzioni, carestie di paesi lontani, a quello del friulano Luigi Vitale che si divide tra i ritratti e i reportage, l'architettura, i documentari, la passione per la sua terra. Alinari si rilancia partendo dalla sua storia fatta di oltre 150 anni di prestigiosa fotografia, e lo fa arruolando un plotone di professionisti pronti a raccontare l'Italia, nei suoi aspetti più diversi.
    Intitolato Alinari Contemporary, il progetto - che viene presentato il 22 aprile a Milano a Palazzo Morando - coinvolge venti autori esperti, appartenenti a generazioni diverse, dall'under quaranta Paolo Formichella all'ultra settantenne Uliano Lucas.
    Professionisti italiani, già affermati, ognuno con la sua storia e le sue esperienze, dall'informazione alla comunicazione d'impresa, uniti dal fil rouge di un linguaggio fotografico connotato da una ricerca e una professionalità ispirata agli stessi valori dell'azienda fondata nel 1852. Tutti "autori dotati di un loro linguaggio fotografico e di una perseveranza artistica e professionale a tutto tondo, pari alla nostra", si legge nella brochure di presentazione del progetto.
    L'idea, spiegano da Alinari, è quella di tornare alle origini, riprendendo l'attività iniziale delle campagne fotografiche. Con l'obiettivo, da una parte, di dare la dignità del made in Italy alla fotografia, e dall'altra di riqualificare la stessa fotografia, in un mondo in cui - smarthphone alla mano - tutti sono fotografi e nessuno è più fotografo, dove non si stampa quasi più e dove la fotografia rischia di diventare un insieme di pixel dall'incerto futuro. "Noi degli Alinari- si legge ancora nella brochure- viviamo di un credo ostinato che fa parte della nostra storia da oltre centocinquant'anni, da che insomma è nata la Fotografia: essere testimoni fedeli del nostro tempo.
    E oggi continuiamo a crederci perché queste sono le nostre radici, tanto è che dopo un periodo di esperienza altalenante a contatto di un mercato compulsivo abbiamo deciso di riabbracciare il nostro canone migliore, il nostro pensiero di eccellenza con cui abbiamo a lungo rappresentato la storia del nostro Paese nel modo che tutti oggi ci riconoscono".
    Da qui l'idea di reclutare un gruppo di autori al quale è stato messo a disposizione tutto il 'sapere' tramandato negli oltre 5 milioni di immagini di proprietà dell'azienda. Memoria di ieri, di oggi e di domani, per un racconto che riparte dall'Italia.
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it