Cultura

Tamara de Lempicka, intima e segreta

Dal 19 marzo a Torino 80 capolavori diventati icone di modernità

Tamara de Lempicka Nu adossé I, 1925

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 15 MAR - Dalle prime nature morte ai ritratti celeberrimi, divenuti icone di una nuova modernità, l'arte di Tamara de Lempicka è al centro di una grande mostra allestita a Torino, negli spazi di Palazzo Chiablese, dal 19 marzo al 30 agosto. Esposte 80 opere, tra le più significative della pittrice polacca, per illustrarne il percorso creativo influenzato tanto dall'arte antica quanto dalla lezione delle avanguardie storiche, con un occhio a recenti ricerche che ne hanno fatto emergere gli aspetti più intimi e segreti.

Con il semplice titolo 'Tamara de Lempicka', l'importante esposizione (prodotta da 24 Ore Cultura e Arthemisia Group) è stata promossa dall'assessorato alla Cultura del Comune di Torino, dalla Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici del Piemonte e dal Polo Reale di Torino. A curarlo, Gioia Mori, che è riuscita a selezionare un nucleo di opere capaci di ricostruire non solo la produzione dell'artista, ma anche lati meno indagati della sua vita ambivalente, contrassegnata da un lato dalla condotta trasgressiva e scandalosa e dall'altro la passione per l'arte antica, in particolare quella devozionale. "Universi paralleli", come la curatrice definisce "i mondi di Tamara", che la mostra torinese presenta in tutte le loro fasi, a partire dai primi anni di attività artistica.

La sezione iniziale è infatti incentrata sulle case in cui Tamara visse tra il 1916, l'anno del matrimonio a San Pietroburgo, e il 1980, quando morì a Cuernavaca. I luoghi sono messi in relazione con la sua evoluzione: dagli acquerelli del periodo russo alla ritrattistica degli anni '20 a Parigi, dalle opere dipinte a Beverly Hills, nella grande villa coloniale di King Vidor, a quelle degli anni '40, che rispecchiano gli arredamenti e il gusto della casa di New York. Si prosegue con il virtuosismo tecnico, mutuato dagli antichi maestri, testimoniato da opere quali 'La conchiglia', mentre la sezione 'Dandy déco' racconta il costante rapporto della Lempicka con il mondo della moda, fascinazione da cui scaturiscono dipinti come 'Le confidenze', la 'Sciarpa blu' o lo straordinario 'Ritratto di Madame Perrot con calle'.

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