Cultura

L'adorazione dei Magi di Leonardo ritrova i suoi colori

Anni di intervento certosino a Opificio Pietre Dure Firenze

Redazione Ansa

   (ANSA) - FIRENZE  - Ricominciano a vedere la luce i preziosi cromatismi (così come la profondità del disegno) di uno dei più celebri 'grandi ammalati' della storia dell'arte, l'Adorazione dei Magi di Leonardo da Vinci (1481). Il dipinto, trasportato d'urgenza una notte del 2011 dalla sua casa, la Galleria degli Uffizi, all'ospedale fiorentino dei capolavori, l'Opificio delle pietre dure, è da allora sotto le mani dei maestri restauratori dell'ente di tutela, che per un anno hanno cercato di risolvere il grave problema che rischiava di compromettere per sempre l'opera: un'inarrestabile processo di deterioramento dei colori (peggiorato dal sovrapporsi di pesanti interventi sulla tela nel corso dei secoli che ne hanno livellato e appesantito l'impatto visivo) che, in sostanza, aveva offuscato l'Adorazione fino a portarla sull'orlo della monocromia. Dopo un anno intero di complessi e delicati esami preliminari (sostenuti con oltre 170mila euro dagli Amici degli Uffizi), è cominciata, sotto la diretta supervisione del sovrintendente Marco Ciatti e della restauratrice Cecilia Frosinini, una certosina opera di ripulitura: opera che, ha spiegato presentando oggi i risultati lo stesso Ciatti, "tramite un leggero, graduale e differenziato assottigliamento dei vari materiali sovrapposti nei secoli dai vari manutentori, era assolutamente doverosa e tecnicamente possibile". E, come ha aggiunto la sovrintendente dei musei fiorentini Cristina Acidini, "rivedere dopo tanti secoli la superficie alla quale lo stesso Leonardo aveva dedicato tante premure artistiche è veramente emozionante". Come ha spiegato il direttore degli Uffizi Antonio Natali, il capolavoro leonardiano dovrebbe tornare, a missione compiuta, a casa "entro il 2015, nella Sala 15 della galleria" dedicata alle creazioni del genio di Vinci.
    Dove ad attenderla, troverà una almeno altrettanto celebre e storica compagna di stanza, l'Annunciazione.
   

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