Cultura

Una mostra racconta Venezia sotto le bombe

350 immagini per 'diario' strategie difesa e drammi quotidiani

Redazione Ansa

(ANSA) - VENEZIA, 24 LUG -Venezia e la Grande Guerra: le oltre mille bombe scaricate sulla città nelle 42 incursioni nemiche, di cui 30 solo nella notte tra il 26 e 27 febbraio 1918, le 52 vittime e gli 84 feriti. Un diario di guerra e sofferenza di una città unica raccontato attraverso le 350 immagini originali provenienti dall'Archivio Storico Fotografico della Fondazione Musei Civici di Venezia, con sede a Palazzo Fortuny.

Una 'storia', racchiusa significativamente con il titolo 'Venezia si difende 1915-1918', illustrata nella mostra alla Casa dei Tre Oci, alla Giudecca, dal 13 settembre prossimo. E' il primo progetto realizzato dopo il protocollo d'intesa tra la Fondazione di Venezia e la Fondazione Musei Civici di Venezia che prevede l'ideazione e la programmazione di attività volte alla valorizzazione, promozione e fruizione del patrimonio artistico e culturale della città di Venezia ed in particolare per la diffusione della cultura e della storia della Fotografia.

La mostra, a cura di Claudio Franzini, si articola virtualmente in quattro sezioni e "non vuole occuparsi di documentare azioni belliche o gesta di guerra (salvo un unico caso, una delle più sensazionali imprese compiute dalla Marina Italiana: l'affondamento della corazzata Wien nel porto di Trieste compiuto dai Mas guidati dal tenente di vascello Luigi Rizzo), ma intende descrivere in maniera estesa le strategie difensive attuate, la complessa attività di protezione preventiva dei monumenti con le 'saccate' e le murature di rinforzo, la rimozione dei preziosi tesori artistici, la trasformazione delle altane della città in postazioni di avvistamento e di difesa antiaerea dei fucilieri della Marina e dei volontari, i palloni frenanti che venivano innalzati per ostruire lo spazio aereo.

Dall'altro lato si illustrano le difficoltà della vita quotidiana: l'oscuramento, i rifugi, gli ospedali, la rimozione delle macerie, il ritiro dei depositi bancari dopo Caporetto". Una sezione è dedicata agli effetti degli attacchi aerei subiti, mentre un'altra infine è dedicata alle cartoline postali. Epica militare e ritrattistica, campagne di sostegno e sottoscrizioni, compongono gli argomenti del corpus illustrativo, tra cui spiccano due serie dedicate a Venezia opere del veneziano Guido Cadorin e del triestino Guido Marussig, realizzate durante gli anni del conflitto.

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