Cultura

La Liz di Warhol arriva a Roma

Redazione Ansa

   E' la bellissima 'Liz (Early Colored Liz)' realizzata da Andy Warhol nel 1963, l'opera che esce dalla grande cassa, tirata fuori con molte precauzioni dagli addetti, che poi l'appendono alla parete dove già hanno trovato posto le bellissime illustrazioni profuse di ori e i rari disegni degli esordi del padre della Pop Art. L'allestimento della grande mostra che dal 18 aprile al 28 settembre il Museo Fondazione Roma - Palazzo Cipolla dedica a Andy Warhol è quasi al termine, salvo gli ultimi aggiustamenti apportati da Ellison Brant, direttrice della Fondazione omonima e figlia di Peter, il collezionista che fu amico dell'artista e tra i suoi maggiori estimatori, tanto che nella sua straordinaria raccolta sono rappresentate tutte le fasi e le serie della produzione warholiana. ''Mio padre - spiega Ellison - acquistò la prima tela di Andy Warhol quando aveva solo 18 anni''. E' 'Green Disaster' una tela, virata in verde cupo, della serie dei 'Car Crash', che la collezionista vuole tra alcuni bellissimi esemplari del ciclo dei 'Flowers', opere ancora oggi ''di grandissima freschezza', chiosa Francesco Bonami che ha affiancato Peter Brant nella curatela della rassegna italiana. Brant, racconta la figlia, ha assecondato fin da giovanissimo la sua passione per l'arte, prima con la numismatica a soli 16 anni, poi iniziando ad acquistare le opere degli esponenti di punta dell'arte contemporanea del tempo, da Flavin a Rauschenberg. ''In seguito si è concentrato su Warhol, perché ha sempre pensato che fosse il migliore'', prosegue Ellison spiegando che il padre aveva cominciato a comprare le opere dell'artista ancora prima di conoscerlo personalmente. Poi, condividendo molte affinità, a partire dagli anni '60 sono diventati ''ottimi amici''. Cresciuta tra i capolavori, Ellison predilige un ritratto di Jackie Kennedy, un disegno che, raffigurando la donna durante i funerali del marito, colpisce per l'intensità espressiva.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it