Cultura

Genovesi, 'un Fabbricante di Lacrime gotico e fantasy'

Su Netflix il film dal libro di Erin Doom, 'ma niente sequel'

Redazione Ansa

Simone Baldasseroni-Rigel si è tuffato una prima volta nel romanzo attraverso un audiolibro e con una bandana sugli occhi, tre capitoli al giorno, per poi rileggerlo con calma. A Caterina Ferioli-Nica invece l'aveva consigliato la madre: non è il suo genere, ma poi l'ha divorato.
    I due giovani attori, lui 25/enne rapper e modello, lei debuttante ventenne, che interpretano il ragazzo e la ragazza creati da Erin Doom, per il suo Fabbricante di lacrime, successo editoriale del 2022, e ora diventato un film, da domani su Netflix, hanno partecipato a Milano al lancio ufficiale della produzione. Oggi incontro con la stampa, presenti anche l'autrice e il regista Alessandro Genovesi, e domani un evento nel centro della città tra i giovani fan.
    Sono stati soprattutto gli adolescenti, due anni fa, a portare in cima alla classifica dei più venduti il romanzo della sconosciuta Erin Doom, pseudonimo dietro cui si difende una bella e giovane trentenne di nome Matilde. Conquistati dalla storia dei due ragazzi, ambientata tra le mura del Grave, l'orfanotrofio che nasconde la leggenda del Fabbricante di Lacrime, un misterioso artigiano, colpevole di aver forgiato tutte le paure e le angosce nel cuore degli uomini.
    Allo stesso regista l'idea del film è stata suggerita dalla figlia. "Vedevo mia figlia, allora 13enne, con questo tomo in mano e mi sono incuriosito - ha raccontato Genovesi -. E lei mi ripeteva 'devi leggerlo, piace a tutti i miei amici, anzi dovresti farci un film': ho capito che sarebbe stato un peccato sprecare questa occasione".
    Una produzione Colorado Film, prodotta da Iginio Straffi e Alessandro Usai, scritta dallo stesso Genovesi e da Eleonora Fiorini, molto diversa da quelle firmate finora dal regista di La peggiore settimana della mia vita o Puoi baciare lo sposo. "Un po' favola, un po' dark, tra gotico e fantasy, ma molto realistico, è stato come entrare in una stanza dei giochi - ha detto il regista -. Ho voluto provare a fare cinema americano, anche se il film è interamente girato a Roma".
    Soddisfatta e sorpresa dalla trasposizione anche la scrittrice che, dopo il primo successo, ha pubblicato 'Nel modo in cui cade la neve' e 'Stigma', sempre con la casa editrice Magazzini Salani. "Vedere che quella storia, quei personaggi creati da me ora andranno in migliaia di case è una cosa a cui non avrei mai creduto", ha ammesso Erin, che a maggio sarà al Salone del libro di Torino per curare la sezione Romance.
    Nessuna anticipazione su prossime uscite. "Ci sto lavorando", si è limitata a rispondere, dando ancora una delusione a chi spera in un sequel della storia di Nica e Rigel. "Me lo chiedono spesso, in tanti, se scriverò un Fabbricante di lacrime 2 - ha detto -. Ma nel primo c'è già un epilogo, la leggenda si chiude e finisce, per me la loro storia è conclusa". 
   

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