Cultura

The Phantom of the Opera arriva in Italia e incanta

A Trieste la prima di una versione fedele a Webber ma aggiornata

Redazione Ansa

Il lampadario di scena si illumina di una luce sempre più intesa, ondeggiando dal palco alla platea, fino a prender fuoco. Arrampicato tra i cristalli c'è il Fantasma dell'Opera che medita vendetta, perché - ormai l'ha capito - Christine non è più sua. Si chiude così il primo atto di The Phantom of the Opera di Andrew Lloyd Webber, in scena per la prima volta in Italia al Rossetti di Trieste, sede del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Il sipario cala con uno dei tanti effetti speciali, misti a illusionismo, a cui il regista Federico Bellone abitua il pubblico fin dalle prime note e con la rivisitazione di una delle scene madri di questo "gioiello del teatro musicale" - parole di Bellone - fin dal suo debutto a Londra nel 1986.
    A dare volto, maschera e voce al fantasma è uno tra i più stimati interpreti del musical al mondo, Ramin Karimloo, che ne interpreta rabbia, cuore, disperazione, dolore nel sentirsi uomo e mostro. Christine è Amelia Milo, mezzosoprano italoamericana, una scoperta di Andrea Bocelli, alle prime armi con il musical, applauditissima. Ma il nutrito cast parla anche italiano con, tra gli altri, Anna Corvino nel ruolo di Carlotta e Gian Luca Pasolini, nelle vesti di Ubaldo Piangi.
    Per oltre due ore sul palco del Rossetti va in scena la storia d'amore non corrisposta tra il Fantasma e la sua musa Christine, stella emergente del teatro dell'opera e che lo spettro, a suon di minacce, ambisce a far trionfare. E' un continuo cambio di costumi, scenografia, colori, in un alternarsi di chiari e scuri. E minuto dopo minuto l'angelo della musica (il Fantasma), maestro di Christine, diventa angelo dell'oscurità, mentre su una barca raggiungono i sotterranei del teatro. E poi ancora angelo della morte, mentre dall'alto si cala su di lei, combattuta, con ampie ali nere.
    Alla prima di ieri sera il teatro sold out è tutt'uno con il palco: il dress code sono abiti d'epoca e volto nascosto da maschere. Si scattano foto ricordo davanti all'ingresso e sul tappeto rosso spunta anche la proposta di matrimonio di Vittorio alla sua Beatrice, tra gli applausi dei presenti. Arrivano anche Piero Pelù, Elisa, Red Canzian.
    "La produzione originale dell'86 è inimitabile, perfetta - spiega Bellone in un incontro con la stampa - la nuova versione la rispetta ma è più fresca". L'obiettivo era renderla agile anche a livello scenografico "perché potesse entrare in tanti teatri. Questa stessa versione verrà prodotta in Spagna con cast spagnolo da Antonio Banderas e Let's go e aprirà a settembre in centro a Madrid. Noi stessi andremo avanti in tanti altri posti in futuro". In programma per ora ci sono Montecarlo e Milano. A Trieste è in scena fino a domenica, con teatro sempre sold out dal primo giorno, il 4 luglio. (ANSA).
   

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