Cultura

Sarah Felberbaum, io Tina Anselmi, 'Una vita per la democrazia' - VIDEO

Il film in onda su Rai1 il 25 aprile. Floridia: 'Ispirazione per chi crede nella democrazia'

Redazione Ansa

Quando ha capito che non si può restare indifferenti, che doveva agire, aveva solo 16 anni, dopo aver visto a Bassano impiccati dei ragazzi partigiani, scegliendo lei stessa di diventare una staffetta. "Se vuoi cambiare il mondo devi esserci", diceva Tina Anselmi. A prestarle il volto in un film tv in onda su Rai1 'Tina Anselmi- Una vita per la democrazia' in prima serata non a caso il 25 aprile è Sarah Felberbaum, diretta da Luciano Manuzzi, una coproduzione Rai Fiction Bibi Film.

"La scena più difficile - racconta l'attrice protagonista - è stata l'ultima, dovevo capire cosa stavo dicendo sulla Commissione P2. Dovevo avere confidenza con quel concetto. Il momento più emozionante, il racconto intorno al rapimento di Aldo Moro. Questo film-tv - osserva ancora Sarah Felberbaum - può accendere qualche lampadina su come andrebbe fatta la politica, con toni più pacati". Presenti anche la direttrice di Rai Fiction Maria Pia Ammirati, il produttore Angelo Barbagallo, la sorella di Anselmi, Maria, e Anna Vinci, autrice del soggetto e dei libri "La P2 nei diari segreti di Tina Anselmi" e "Storia di una passione politica" (quest'ultimo scritto con la stessa Anselmi). "Non avrei mai creduto di poter interpretare Tina Anselmi", sottolinea l'attrice. "Ho letto e studiato tantissimo perché ho sentito immediatamente la responsabilità di questo ruolo. Questo film può insegnare alle nuove generazioni che la battaglia per la parità va avanti da tantissimi anni e non bisogna fermarsi. Non bisogna dare scontato quello che abbiamo e considerare la democrazia come un dovere è l'eredità che ci ha lasciato Anselmi, i suoi insegnamenti, lei che per prima tanto ha fatto".

Partigiana a 16 anni, sindacalista in difesa delle operaie, prima donna ministra in Italia, nel 1976 (del Lavoro). Grazie a lei, le differenze salariali tra uomini e donne vengono abolite. Due anni dopo è Ministra della Salute, sul suo tavolo ci sono leggi e riforme importanti: la legge sull'aborto, la riforma Basaglia, l'istituzione del Servizio Sanitario Nazionale. Ma il giorno in cui dovrebbe nascere il nuovo Governo, il sequestro di Aldo Moro stravolge l'Italia e qualsiasi agenda politica. Presidente della Commissione di inchiesta sulla loggia massonica P2. Spesso unica donna in un mondo di uomini, la vita di Tina Anselmi è stata quella della nostra democrazia. Il film-tv ne ripercorre le tappe più importanti, dalla decisione di diventare partigiana alla lotta a favore dei diritti delle donne lavoratrici, fino al suo impegno in politica. Il regista dice: "Per me è stata un'esperienza difficile, ma stimolante. Anselmi ha dato un imprinting di bellezza e di gioia all'attività politica che oggi è mancante. Amava occuparsi degli altri e agiva con la volontà di aiutare tutti". Il cast del film include anche Alessandro Tiberi (Giovanni Di Ciommo), Andrea Pennacchi (Ferruccio), Sara D'Amario (Nilde Iotti), Gaetano Aronico (Aldo Moro), Benedetta Cimatti (Francesca) ed Enrico Mutti (Benigno Zaccagnini). E con Antonio Piovanelli (Sandro Pertini).

Ammirati sottolinea: "Questa storia rientra nel catalogo delle donne che hanno fatto grande il nostro paese. Tina Anselmi che ho avuto modo di incontrare personalmente, è un'eroina civile, che ha attraversato gli anni più complicati. Aveva la qualità di essere sempre vicina alle persone, grazie all'empatia e alla generosità. La sua biografia inizia con gli anni della guerra e attraversa anni complessi per l'Italia. Gli uomini e le donne di politica dovrebbero avere questa qualità". Anna Vinci che ha frequentato a lungo Tina Anselmi e la sua casa raccogliendo la sue testimonianze dice: "Fu Nilde Iotti, comunista, a proporre ad Anselmi di presiedere la Commissione P2. Lei si prese dieci minuti e chiamò Leopoldo Elia. Aveva paura di incontrare i mandanti dell'omicidio Moro. Seguiva la sua fede ma la metteva in azione laicamente. Quando firmò la legge sull'interruzione di gravidanza, pur se non d'accordo, incontrò molti esponenti del Clero che le chiedevano di non firmare". Maria, sorella di Tina Anselmi: "È stata davvero una grande emozione vedere la sua storia in un film-tv".

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