Cultura

Abbagnato, le scuole di danza vanno regolamentate

Sangiuliano, siamo pronti e faremo due nuovi corpi di ballo

Redazione Ansa

"È assolutamente necessaria una regolamentazione dell'insegnamento della danza, per la tutela degli allievi che sono bambini e adolescenti" e affinché "la professione della danza abbia una reale dignità e sia preceduta da una formazione adeguata". Lo dice l'etoile Eleonora Abbagnato, direttrice del corpo di ballo dell'Opera di Roma e da poco alla presidenza del Consiglio Superiore dello Spettacolo, nominata dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano che oggi ha detto di voler dare un nuovo riconoscimento alla danza, non solo dando seguito alle previsioni della legge sullo spettacolo con la regolamentazione della professione, ma anche istituendo due nuovi corpi di ballo in seno agli enti lirico-sinfonici. Un progetto che il Ministro ribadisce sperando che "anche l'opposizione lo voglia condividere" .
    Oggi al ministero della Cultura l'Aidaf in collaborazione con l'Agis ha dibattuto sul futuro della formazione della danza: "ci impegniamo a scrivere bene questa legge" ha promesso il sottosegretario Gianmarco Mazzi convinto che "la danza debba avere una centralità tra le eccellenze culturali del Paese" anche, e non solo, per la sua capacità attrattiva nei confronti delle giovani generazioni il cui avvicinamento all'arte e alla cultura "è una delle nostre missioni". E l'attenzione del Mic al settore è stata sottolineata anche dal presidente dell'Agis, Francesco Giambrone, che ha ribadito la necessità di procedere sul sentiero della formazione professionale come battaglia di "civiltà". "Chi si assume la responsabilità di formare un danzatore ha anche la responsabilità della sua salute e il rischio non è solo quello di non formare bravi danzatori ma di fare del male ai giovani". Ma per attuare le norme previste dalla legge "mi pare che si possa confermare che siamo al momento giusto, che ci sia una convergenza di volontà, politica e del governo: lo strumento c'è, ci è costato molta fatica: c'è il codice dello spettacolo e l'esercizio della delega è ormai solo l'ultimo tratto che ci rimane da fare".
   

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