(ANSA) - ROMA, 30 GIU - Alla fine sarà festa, anche senza
tutta la privacy che avrebbero desiderato, per Paola Turci e
Francesca Pascale che sabato a Montalcino, in Toscana si
uniranno civilmente davanti a sceltissimi amici, per poi
festeggiare, nelle sale dello splendido castello di Velona, in
Val d'Orcia. Ma già la notizia di queste nozze, che le spose
avrebbero voluto tenere riservatissima, rivelata invece da
un'indiscrezione di Leggo, sta diventando il vessillo della
battaglia per i diritti civili, il ddl Zan, le rivendicazioni
della comunità Lgbtq+. E sui social è un'esplosione di auguri.
"Sono loro le Jodie Forster& Alexandra Hedison italiane", scrive
entusiasta il periodico musicale Rolling Stone.
Mai annunciata e mai smentita, come pure sta avvenendo in
queste ore per le nozze, la relazione tra la cantante romana e
l'ex fidanzata di Silvio Berlusconi, è diventata di dominio
pubblico nell'agosto del 2020 quando il settimanale Oggi
pubblicò le foto di un loro bacio scambiato a bordo di uno yacht
nel mare del Cilento. Solo quattro mesi prima Francesca Pascale
aveva ufficializzato la fine della sua storia con il leader di
Forza Italia, che proprio qualche mese fa ha festeggiato le sue
'non nozze' con Marta Fascina. Da allora solo rumors, o meglio
pettegolezzi, come li ha definiti la Turci, che in trent'anni di
carriera ha sempre gelosamente difeso la discrezione sulla sua
vita privata. "Avrei potuto mangiarci su quel pettegolezzo,
invece ho rifiutato copertine, soldi. Il mio silenzio ha
comunicato che non è necessario dire quello che sei", faceva
notare solo qualche settimana fa e sempre al settimanale Oggi
l'autrice di successi come "Fatti bella per te". Un anno fa,
intervistata dal settimanale F, la Turci, con la stessa
discrezione e determinazione di sempre, sottolineava di sentirsi
libera di amare chi vuole: "Non ho nessuna intenzione di farmi
influenzare dai giudizi degli altri e rinunciare ad avere le
relazioni che voglio con le persone che scelgo", disse in
quell'occasione, dove pure ammetteva di aver vissuto
l'attenzione nei suoi confronti "come una sorta di accanimento".
Una discrezione, la sua, condivisa da Francesca Pascale, che
pure in questi anni si è tante volte esposta per la causa Lgbtq+
fino ad annunciare di volersi sbattezzare, come protesta contro
l'omofobia della Chiesa, a polemizzare con Tajani sui temi della
famiglia, a discutere con Berlusconi per la sua partecipazione
al Gay Pride. Battaglie intraprese con coraggio già negli anni
della relazione con Berlusconi, quando nel 2014 fondò
l'associazione "I colori della libertà" contro la violenza sulle
donne e pro Lgbtq+.
Tant'è, quella di sabato "sarà una cerimonia sobria", anticipa
oggi al Corriere il sindaco pd di Montalcino Silvio
Franceschelli, scelto dalla coppia per sancire l'unione civile.
In queste ore a fare gli auguri alla coppia interviene anche il
portavoce di Sentinelli, associazione milanese nata per
difendere i valori della laicità, i diritti civili e Lgbtq+:
"auguri a Francesca e Paola, ma non chiamatelo matrimonio" posta
sui social insieme ad una foto della Turci commossa fino alle
lacrime dopo una manifestazione a Milano per il ddl Zan, "Le
parole sono importanti e lo sono anche per una notizia come
questa. Non ci sarà nessun matrimonio sabato, perché tutto
quello che questo Stato ci ha dato finora si chiama unione
civile. Che è un'altra cosa. Una cosa che vale meno. Il
matrimonio egualitario resta una battaglia dei Sentinelli e di
tutta la comunità LGBT+. Resta un diritto da conquistare.
Intanto auguri a Paola e Francesca". (ANSA).
Paola Turci e Francesca Pascale, nozze a Montalcino
Cerimonia per pochi intimi il 2 luglio