Cultura

Il dg Osanna, per i musei la priorità ora è lavorare comunicazione

Dg MiC, su classifica 2021 pesa la pandemia Covid

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 04 APR - Sono dati per forza di cose "viziati dal Covid" e dalle chiusure dovute alla pandemia, quelli della Classifica dei musei più frequentati del 2021 pubblicata oggi da Giornale dell'Arte con The Art Newspaper che vedono a livello italiano le Gallerie degli Uffizi per la prima volta al top dei luoghi di cultura più frequentati del paese davanti persino al Colosseo, da sempre il museo più gettonato. Lo fa notare il direttore generale dei musei di Stato Massimo Osanna, che in una conversazione con l'ANSA sottolinea l'andamento generale di ripresa dei musei rispetto all'ancora più drammatico 2020 e guarda al futuro, convinto che si debba ancora lavorare molto.
    La priorità, sottolinea, dovrà essere quest'anno "la comunicazione del patrimonio".
    A livello italiano, premette il dg, "Bisogna considerare che in questa classifica gli Uffizi vengono presi in considerazione nel loro complesso, non solo il museo, ma anche Palazzo Pitti e Boboli, cosa che fino al 2019 non si faceva", anche questo insomma, spiega il balzo in classifica. Un altro dato importante, aggiunge, "E' che hanno sofferto di più i siti dove era più forte la presenza del turismo americano e asiatico, come appunto il Colosseo". Senza dimenticare il tema degli incassi, che vedono ancora in testa l'Anfiteatro Flavio con 16,8 milioni di euro nel 2021 (contro i 57.5 del 2019), seguito dalle Gallerie degli Uffizi con 13,7 (36 nel 2019) e poi da Pompei con 11,3 milioni (41 nel 2019). A livello generale i circa 400 musei pubblici italiani hanno incassato nel 2021 87,6 milioni di euro, già meglio del 2020, quando l'incasso si era fermato a 52 milioni, seppure si sia ancora lontani dai 242 milioni del 2019.
    Analizzando nei particolari la classifica, fa notare il dg, "si vede che sono state premiate alcune realtà, anche non grandi, che hanno saputo lavorare molto proprio sulla comunicazione, sui social, e sul turismo di prossimità". tra gli altri Paestum, che ha avuto più visitatori del Museo archeologico di Napoli, i musei torinesi, che hanno avuto risultati particolarmente lusinghieri, come pure il Museo archeologico di Venezia, mentre un po' meno bene è andata a Brera. "Una realtà da analizzare e campanelli di allarme su cui lavorare", conclude Osanna, che ribadisce: "anche sui social i musei e i luoghi della cultura italiana scontano il ritardo con il quale siamo partiti, ma si può fare molto e il caso degli Uffizi, come prima di Pompei lo dimostra". (ANSA).
   

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