Cultura

La Fiera Ragazzi si inaugura con il cuore vicino all'Ucraina

Torna live con oltre 1000 espositori da 90 paesi

La Fiera Ragazzi si inaugura con il cuore vicino all'Ucraina

Redazione Ansa

BOLOGNA  - Ci sono la soddisfazione e l'emozione di ripartire live, ma il cuore è pesante per la guerra in Ucraina alla Fiera Internazionale del Libro per Ragazzi di Bologna che si è aperta il 21 marzo con oltre 1000 espositori da 90 Paesi e ospite d'onore Sharjah. Gli ucraini non hanno potuto partecipare, ma l'attenzione per i loro libri è alta. Così lo spazio che avrebbero dovuto occupare gli editori ucraini si è trasformato in uno stand "manifesto" con appelli di protesta contro la guerra e le sue violenze ed è stato creato un corner, l'Ukrainian Books, dove si può vedere un'esposizione speciale di titoli ucraini, tra cui il libro sui bambini che non potranno mai leggere libri realizzato in brevissimo tempo da Masha Serdiuk con le illustrazioni di Tetiana Kaliuzhna.

I libri e l'editoria per ragazzi come ponte fra le culture sono stati i veri protagonisti dell'apertura della più importante fiera internazionale per bambini e ragazzi, un settore che solo in Italia coinvolge 190 editori, 800 librerie, 375 autori, 350 illustratori e che vede crescere l'export dei diritti e le vendite nel nostro Paese. "I libri ci servono per aiutare, perché costruiscono ponti e non muri. Questa Regione sostiene l'editoria e la cultura e ha una lunga tradizione, soprattutto nei libri per i primi anni di vita. Abbiamo bisogno di questi libri per un migliore futuro di pace. Davanti ai libri siamo tutti uguali e le paure e la meraviglia sono lo stesse" come ha sottolineato la vicepresidente della Regione Emilia Romagna Elly Schlein. "E' con sentimenti contrastanti che veniamo qui. Il cuore oppresso per la guerra in Europa, ma il libro per bambini e ragazzi è un'eccellenza nell'eccellenza e noi vogliamo aiutare i bambini dell'Ucraina che sono quelli che più soffrono in questi giorni" ha sottolineato il presidente dell'Associazione Italiana Editori, Ricardo Franco Levi. E il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha annunciato l'arrivo a Bologna di "una delegazione dall'Ucraina, promossa da Ong Mediterranea, con diversi libri raccolti spontaneamente e consegnati come gesto di pace e di richiesta di aiuto". E "ci piace ripartire dai più giovani. Riteniamo che un focus dedicato ai bambini in questo difficile momento storico sia particolarmente importante e, non a caso, la dimensione internazionale della nostra fiera ci consente di mettere in evidenza il ruolo della cultura in connessione all'infanzia" ha sottolineato il presidente di Bologna Fiere, Gianpiero Calzolari.

"Per quasi 60 anni la città che ci ospita ha evidenziato l'importanza di incoraggiare i bambini a leggere. Allo stesso modo, per 50 anni Sharjah ha sottolineato la rilevanza della lettura attraverso la sua fiera del libro e il festival della lettura per bambini" ha rilevato Sheikh Fahim Al Qasimi, presidente Esecutivo del Dipartimento per le Relazioni con il Governo. E Bodour bint Sultan bin Muhammad Al Qasimi, presidente dell'Associazione Internazionale degli Editori, ha sottolineato di essere "orgogliosa del lavoro che gli editori hanno svolto in tutto il mondo per servire le loro comunità e adattarsi ai rapidi cambiamenti. È importante che su questo rinnovato obiettivo si costruisca una visione unificata e una chiara roadmap". Il 22 marzo è atteso a Bologna Etgar Keret con la lecture 'Che storie si possono raccontare in tempo di guerra? 
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it