Cultura

Enrico Manca, 10 anni dopo di un innovatore

Il 5 luglio un convegno celebrativo dell'Isimm

Redazione Ansa

La storia politica, professionale e umana di Enrico Manca si intreccia con la storia di oltre sessant'anni dell'Italia repubblicana e di una classe dirigente vera, che da un lato ha guidato e accompagnato lo sviluppo del Paese, dall'altro ha saputo interpretare e affrontare i segnali della lunga crisi italiana, che perdura dalla metà degli anni Novanta. Era l'energia il carattere distintivo di Enrico Manca, che aveva iniziato giovanissimo la sua carriera come giornalista, sempre proiettato verso il futuro e il rinnovamento, e fino all'ultimo giorno responsabile dell'attivissimo Isimm e presidente della Fondazione Bordoni, dedicati entrambi allo sviluppo tecnologico e multimediale. Morto a Roma il 5 luglio 2011 a 79 anni, giusto 10 anni fa, era nato nella Capitale il 27 novembre del 1931. Ed ora l'Isimm lo ricorda lunedì 5 luglio con un importante convegno.
    Laureato in giurisprudenza, aveva iniziato prestissimo la militanza nel Partito socialista unitario poi Manca divenne, nel 1955, segretario nazionale della federazione giovanile del partito e membro della direzione. Nello stesso periodo partecipo' attivamente alla politica universitaria anche come dirigente dell'unione goliardica italiana, sublimazione del suo spirito attento e sarcastico. Al Partito socialista arrivo' nel 1959 e divenne anche membro della direzione, ricoprendo tra l'altro l'incarico di responsabile del settore stampa e mezzi comunicazione di massa.
    Un ambito che è sempre rimasto nel suo cuore di riformista, anche quando successivamente divenne esponente di spicco della corrente di Francesco De Martino, agli inizi degli anni '70.
    Nel 1976, al Midas, fu tra i protagonisti del nuovo corso socialista appoggiando la candidatura di Bettino Craxi a segretario del partito. Dal 1972 al 1994 fu deputato. Poi nel 1986 l'incarico di grande prestigio: divenne presidente della Rai ma il suo interesse per la tv pubblica non era certo nato in quel momento. Gia' nel 1961 era entrato come redattore dei servizi giornalistici al Gr, poi si traferi' al tg, e dal '68 al '72 aveva diretto i servizi culturali della Rai. A Viale Mazzini e' stato presidente dal 1986 al 1992, per poi tornare all'attivita' politica e a quella di anima dell'Isimm, istituto per la multimedialita' capace di dare vita ad un continuo confronto sui temi dello sviluppo del mondo dei media e della comunicazione.
    A dieci anni dalla scomparsa, N.ISIMM e ISIMM Ricerche - istituti che il Presidente aveva fondato - raccolgono amici, studiosi, manager e colleghi per ricordare i tratti salienti di una personalità appassionata, forte, poliedrica e feconda.
    Riflettere sulla figura di Enrico Manca e sulle diverse stagioni della vita politica, sociale e culturale del Paese che ha attraversato, costituisce anche un contributo qualificato e vivo alla navigazione nelle acque insidiose e nelle repentine metamorfosi dell'oggi. Evento nato con il fondamentale contributo della moglie Cristina e alle figlie Sabina, Lucia e Flaminia.

Ad aprire i lavori Andrea Lorusso Caputi, Presidente Nuovo ISIMM ed Enrico Menduni, Presidente ISIMM Ricerche, poi un ricordo di Paolo Gentiloni, Vice Presidente Commissione Europea. Del suo impegno politico parlerà Fabrizio Cicchitto, della Rai Bruno Pellegrino, dell'innovazione e Antonio Sassano, Presidente FUB.

Nella seconda parte interventi, contributi e testimonianze, con Paolo Franchi nel ruolo di moderatore, di Alberto Abruzzese, Giorgio Benvenuto, Biagio de Giovanni, Giuliana del Bufalo, Giuliano Ferrara, Marco Follini, Ugo Intini, Claudio Martelli, Enrico Menduni Claudio Petruccioli, Giampaolo Sodano, Vincenzo Zeno-Zencovich.

    
   

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