Cultura

Delusione Italia a Cannes, c'è 'solo' Tre Piani

Speranza per Semaine e Quinzaine ma ci sono stati anni peggiori

Redazione Ansa

Su 24 film in concorso un solo italiano, e anche molto annunciato, ovvero TRE PIANI di Nanni Moretti e ben sette francesi. E nessun altro italiano nelle tante altre sezioni della competizione ufficiale rivelata oggi.
    Insomma c'è vera delusione per l'Italia in questa 74/ma edizione del Festival di Cannes (6-17 luglio) anche se mancano all'appello ancora due sezioni, sicuramente di nicchia, come la Semaine de la Critique e La Quinzaine des Réalisateurs (i cui programmi verranno svelati rispettivamente il 7 e l'8 giugno). E potrebbe esserci poi un giurato italiano accanto al presidente Spike Lee.
    In queste sezioni potrebbero approdare A CHIARA, terzo film del giovane regista italoamericano Jonas Carpignano, e FUTURA documentario reportage nell'Italia della pandemia a firma di Alba Rohrwacher, Pietro Marcello e Francesco Munzi. per citarne solo due di quelli papabili. E, proprio in questo senso, va detto che la presenza di un solo italiano sulle Croisette quest'anno è ancora più avvertita anche per l'effetto pandemia che ha creato un accumulo di film in attesa dell'apertura delle sale.
    Un surplus di lungometraggi e documentari più volte ricordato dallo stesso direttore artistico, Thierry Fremaux, che non a caso, nonostante avesse stabilito per il concorso ben 24 film (un record), ha aggiunto anche una sezione 'Cannes Premiere' con ben dieci film.
    Se però si da un'occhiata con più attenzione agli ultimi cinque anni si diventa, almeno un po', meno pessimisti. Un esempio: nel 2016 e 2017 in concorso per l'Italia non c'era proprio nessuno.
    Mentre nel 2018 invece i film in corsa per il nostro Paese erano ben due: DOGMAN di Matteo Garrone e LAZZARO FELICE di Alice Rohrwacher.
    Nel 2019, ultimo festival sulla Croisette prima della Pandemia, avevamo Marco Bellocchio in concorso con IL TRADITORE e nella sezione Un Certain Regard c'era il film d'Animazione di Lorenzo Mattotti intitolato LA FAMOSA INVASIONE DEGLI ORSI IN SICILIA tratto del libro di Dino Buzzati. Infine nella Quinzaine c'era il nostro Luca Guadagnino con il corto THE STAGGERING GIRL.
    Mentre negli anni 'maledetti', 2016-2017, senza alcun film in corsa per l'Italia ci eravamo comunque difesi nelle altre sezioni. Nel 2016 il nostro Paese aveva mantenuto la posizione a Un Certain Regard con PERICLE IL NERO di Stefano Mordini tratto dal romanzo di Giuseppe Ferrandino. E anche l'anno dopo, nel 2017, fu la sezione Un Certain Regard a salvarci con FORTUNATA di Sergio Castellitto e APRES LA GUERRE di Annarita Zambrano mentre alla Quinzaine c'erano ben tre film L'INTRUSA di Leonardo Di Costanzo, CUORI PURI di Roberto De Paolis e A CIAMBRA di Jonas Carpignano.
    L'anno scorso poi, almeno per quanto riguarda i film segnalati da Fremaux con l'etichetta Cannes, non era stato segnalato nessun italiano neppure quel TRE PIANI di Nanni Moretti tanto amato dai francesi.
    Per chi, infine, trovi eccessivo il sostegno al cinema francese dato quest'anno dal Festival va detto che in realtà forse sette film in concorso forse sono davvero troppi, ma i francesi sono da sempre sempre stati sostenitori del loro cinema e con la pandemia hanno legittimamente favorito la prossimità geografica.   Chissà se farà lo stesso Alberto Barbera a Venezia. 
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it