Cultura

Installazioni Marina Abramovic a via della Spiga

Per rivitalizzare Quadrilatero Moda Milano e legame con cultura

Marina Abramovic | The Communicator, 2012 | Black wax with black quartz stones, glass pedestal | 60x60x60 cm; pedestal 130x24x24 cm

Redazione Ansa

 Incontrare Marina Abramovic passeggiando in Via della Spiga a Milano. Da oggi dalle vetrine della Galleria Lia Rumma, tutti i giorni e ad ogni ora, è possibile ammirare 'The Communicator' (2012), e 'Ecstasy II' (2012), un'installazione di otto sculture e un'opera fotografica dell'artista considerata la Madre della Performance Art. Nelle vetrine di fronte, quasi in una forma di dialogo, Ato Art Takes Ove espone le installazioni di Monica Bonvicini e Ariel Schlesinger, mentre Via Visiting Installation Art; , quella di Nathalie Du Pasquier.
    Un progetto per rivitalizzare una via colpita in modo particolare e per quanto riguarda il settore commerciale, dalla pandemia, soprattutto a causa della mancanza di turisti stranieri amanti dello shopping. I proprietari delle vetrine di una delle strade più importanti del Quadrilatero della Moda, ospitano così esposizioni d'arte contemporanea, quasi a sottolineare 'la storia ricca di eventi di Via della Spiga e il suo legame con le arti'.
    L'iniziativa sta già riscuotendo molta attenzione e da stamattina non sono mancati gli appassionati di arte che si sono fermati ad ammirare e scattare fotografie dalle vetrine dei tre spazi chiusi. Marina Abramovic ha prodotto la serie di sculture 'The Communicator", da calchi in cera della sua testa. Il volto, posto su piedistalli di vetro, appare attraversato da malachite, cristalli di quarzo neri, bianchi e rosa. Con un procedimento che ricorda la genesi delle icone sacre, il viso dell'artista diventa catalizzatore di forze grazie alle pietre, che in meditazione sono considerate ricevitori ed emettitori di energie. L'installazione è completata da "Ecstasy II", opera fotografica che appartiene al ciclo "With Eyes Closed I See Happiness". Le immagini rappresentano prove silenti di contemplazione estatica al fine di trovare l'equilibrio e l'energia necessaria per amplificare la percezione. Il vuoto, che circonda la figura dell'Abramovic, indica il bisogno di nitidezza, ed è premessa necessaria per qualsiasi concentrazione.
    Nel 2023 l'artista serba sarà la prima donna ad avere una grande retrospettiva alla Royal Academy of Arts di Londra. (ANSA).
   

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