Cultura

Due anni senza Nadia Toffa, la guerriera con il sorriso

La giornalista scomparsa all'età di 40 anni a causa di un tumore. Il suo messaggio più importante: "Non è importante quanto vivi ma come vivi...".

Redazione Ansa

Sono passati due anni dalla morte di Nadia Toffa e non ce ne siamo quasi accorti perché lei è in qualche modo rimasta in quel piccolo schermo che amava tanto.
    E' rimasta con il ricordo del suo sorriso e della sua ironia, presenti anche quando il male si faceva sentire forte. Rimasta in quel suo modo di fare servizi di denuncia, anche quando le procuravano minacce e percosse da parte di chi non voleva che la verità venisse alla luce. Rimasta anche in quel suo modo di parlare apertamente del cancro e di volerlo definire "un dono", che l'aveva fatta "Fiorire d'inverno" come aveva scritto nel suo libro e come testimoniava sui social parlando di chemio e di nausee, di mamme e amici che ti danno la forza nei momenti più bui e anche di fidanzati che si danno alla macchia proprio mentre tu hai più bisogno.

In molti, malati e parenti di malati, si erano sentiti rassicurati e rafforzati dalle sue parole, altri si erano arrabbiati e l'avevano bersagliata di insulti e scellerati auguri di morte perché si sarebbero risparmiati volentieri quel "regalo". Ma lei aveva reagito a testa alta continuando a difendere la libertà assoluta di ogni malato di parlare come e quanto vuole della propria malattia o non parlare per niente. E portando avanti il suo messaggio più importante: "Non è importante quanto vivi ma come vivi...".
   

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