Libri

Ricardo Franco Levi al forum ANSA, libro sia futuro paese

Presidente Aie apre ciclo forum sul mondo dell'editoria

Redazione Ansa

Il futuro dell'editoria è centrale per il futuro del paese, perchè è il più grande settore industriale della cultura ma anche il nodo intorno al quale si costruisce conoscenza e competenza. Il presidente dell'Aie, Ricardo Franco Levi, ha spiegato in un forum all'ANSA, che prima di tutto gli editori puntano su bambini e famiglie, con la richiesta al governo e al parlamento, poi ripetuta ai ministri della Cultura Ue, ''di un milione di buoni da 100 euro da spendere in libri''. Con l'augurio che il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini, che concluderà il ciclo dei forum ANSA, ''risponda positivamente al progetto che abbiamo presentato con librai e bibliotecari. E mantenga la sua passione nel mettere la cultura al centro del disegno del paese''. 

IL FORUM 

  Il ciclo di appuntamenti inaugurato da Levi si potrà seguire in streaming su ANSA.it, ''sito arrivato a più di 80 milioni di browser unici in questo periodo'', ha spiegato il direttore dell'ANSA Luigi Contu, che condurrà gli appuntamenti realizzati in collaborazione con la redazione Cultura, in occasione della nascita del canale Libri di ANSA.it. ''Siamo un paese con tassi di lettura bassi - spiega ancora Levi - e la lettura è un'emergenza nazionale per le terribili diseguaglianze tra le regioni in Italia. Alcune regioni del meridione hanno tassi di lettura la metà di alcune del nord. Bisogna portare conoscenza e lettura al centro del programma di sviluppo del Paese. Il mio è un appello al Parlamento perchè su un tema come la cultura non ci può essere separazione tra le forze politiche''. Una situazione ancora più grave in questo momento: ''tutti gli editori d'Italia e d'Europa hanno chiesto di sostenere il mondo del libro attraverso un sostegno ai lettori ai consumatori. Bisogna sostenere l'intera filiera. Si può fare aiutando i lettori a comprare i libri nelle librerie''.

La proposta, aggiunge Levi ''è aiutare le famiglie che abbiano figli che iniziano i loro percorsi scolastici, con un buono di 100 euro per chi ha un figlio di 5 o 6 anni. Con 100 euro si creerebbe una piccola bibliotechina di otto libri da poco più di 10 euro e tutte le ricerche ci dicono quanto sia importante avere sin da bambini i libri in casa. Abbiamo chiesto anche buoni da destinare alle biblioteche per l'acquisto dei libri. Sono due milioni i ragazzi che sono caduti sotto la lente della povertà''. ''Domani daremo i dati del mercato come facciamo tradizionalmente in genere al Salone del libro di Torino. Questa volta lo faremo in una diretta dalle 11 del 26 maggio sul sito dell'Aie e su quello di Più libri più liberi''. E di questa ricerca, realizzata con IE- Informazioni editoriali e Nielsen, Levi da un'anticipazione: ''Nei primi quattro mesi di quest'anno, molto diversi tra di loro, si sono perduti 8 milioni di copie rispetto all'anno precedente. La speranza è che ci sia una fine dell'anno di ripresa''. Il settore con il decreto rilancio ha visto l'istituzione di un fondo di 210 milioni di euro, ma vede al momento la richiesta di un ''70% di cassa integrazione. E' chiaro che tutto questo si ripercuoterà sul futuro. Tra i nostri piccoli editori quasi 8 su 10 non escludono di chiudere la possibilità di porre fine alla loro attività''.

Un periodo drammatico certo quello del lockdown, che però ci ha dato tempo per la lettura: ''Cosa ho letto? Due bellissime biografie di Churchill, uno straordinario libro di un autore libico Hisham Matar che ha passato qualche mese a Siena a confrontarsi con la cultura senese, sto leggendo la biografia di Woody Allen, ma mi stavo anche leggendo Austerità di Giavazzi e Alesina e aver saputo della morte improvvisa di Alberto ieri è stata una grande grande tristezza. Ho ritrovato un articolo di 30 anni fa in cui lo indicavo come il primo tra tutti che avrebbe potuto avere il Nobel per l'economia''. Per il futuro il presidente dell'Aie si augura anche ''un restringimento delle regole che hanno tradizionalmente impedito alle librerie di uscire sui marciapiedi: verso la bella stagione immaginare piazze e vie piene di lettori sarebbe veramente molto bello''.

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