Cultura

50 anni dopo Rai festeggia il Moon Day

Salini, avevo 3 anni e ancora lo ricordo. In partenza, Parmitano

Redazione Ansa

"Ha toccato, ha toccato!". Cinquant'anni dopo quel 20 luglio 1969, ha ancora dell'incredibile il grido entusiasta di Tito Stagno che annunciava l'arrivo dell'uomo sulla Luna. E cinquant'anni dopo la Rai torna sulla Luna con un Moon Day, un'intera giornata dedicata all'anniversario dello sbarco, per ricordare cosa accadde, ma anche per raccontare la nuova avventura in partenza proprio sabato 20 luglio, con Luca Parmitano a capo della missione Beyond. Per presentare la giornata, una festa letteralmente sotto il cielo, nella Lanterna tutta vetri disegnata da Massimiliano Fuksas.
    ''Avevo solo tre anni eppure quel giorno me lo ricordo ancora'', racconta l'amministratore delegato Rai Fabrizio Salini. In tutto furono 25 ore di diretta, con 20 milioni di telespettatori solo in Italia. ''Da allora - dice - per me l'allunaggio, un evento così epocale e la Rai sono indissolubili. Non potevamo non ricordarlo, coinvolgendo tutte le strutture aziendali. Ho incontrato i dipendenti che si occuparono delle trasmissioni. È stato un impatto fortissimo, ma soprattutto sono rimasto colpito dalla signora Anita Calvino. Mi ha raccontato come, una volta finita quella lunghissima diretta uscì a guardare la luna, che da quel momento le sembrò diversa.
    Uno dei compiti della Rai è raccontare il presente alle nuove generazioni e proiettarle nel futuro. Cosa c'è di più potente del Moon Day?''. ''Quella notte - aggiunge il direttore di Rai1, Teresa De Santis - eravamo tutti come dentro un film. L'idea oggi è di raccontare le emozioni di un evento che riguarda tutti''.
    Così se su Rai1 torneranno a condurre insieme (dopo 21 anni) Alberto e Piero Angela, in prima serata con Quella notte sulla Luna, 50 anni dopo, a 89 primavere, è ancora Tito Stagno a tenere banco, tornando ancora sui 40 secondi di differenza tra il suo ''ha toccato'' e quello di Houston. ''Un fraintendimento di verbi - dice - Pochi sanno però che quei 40 secondi a bordo della Eagle furono momenti terribili, con solo 16 secondi di carburante e sul suolo solo rocce e crateri''. Il merito del successo, dice, ''fu tutti dello 'spirito Apollo', che portò a lavorare insieme 400 mila uomini''. Poi, in collegamento dal Kazakistan, ecco Luca Parmitano, l'astronauta italiano che si appresta a battere il record di permanenza nello spazio.
    ''Indosso il tricolore sulla spalla sinistra da 25 anni - dice a Stagno che ruba irresistibilmente la scena al conduttore della serata, Alberto Matano - Sento la responsabilità e cercherò di fare il meglio del mio meglio''. A seguire il suo lancio sarà Bruno Vespa, nel talk Stregati dalla luna. ''Che vi siete persi nel '69 - ricorda lui - La Rai è sempre stata all'avanguardia.
    Vedremo l'aggancio della Soyouz dieci minuti prima dell'una. Purtroppo - sorride - perderemo il tradizionale rito scaramantico di Parmitano che fa la pipì alla base del razzo''.  (ANSA).
   

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