(dell'inviata Silvia Lambertucci)
(ANSA) VENEZIA, 23 MAG - Una Biennale guidata da due donne,
Yvonne Farrell e Shelley McNamara, con tante, autrici di
progetti significativi e simbolici, anche a rappresentare
l'Italia, dall'affermatissima Maria Giuseppina Grasso Canizzo,
progettista ragusana per due volte vincitrice del prestigioso
Riba Awards, all'energica Laura Peretti, che nel 2015, con un
bel progetto che ripensa innanzitutto proprio gli spazi comuni,
si è aggiudicata a Roma il concorso per la riqualificazione di
Corviale, il controverso edificio lungo un chilometro progettato
negli anni Settanta per l'estrema periferia della capitale da
Mario Fiorentino.
E ancora, dalla padovana Francesca Torzo, classe 1975, che
dal 2008 ha aperto un suo studio a Genova e insegna alla Bergen
Arkitekthogskole, alla milanese Benedetta Tagliabue, da anni
residente in Spagna dove insieme al marito e socio Enric
Miralles (1955-2000) e poi da sola, con il suo studio di
Barcellona EMBT è stata una delle protagoniste dell'architettura
degli ultimi decenni.
E se le curatrici, a chi chiede loro se ci sia anche un modo
femminile di guardare all'architettura rispondono con un deciso
"Siamo architetti", il presidente della Biennale Paolo Baratta,
rivendica con orgoglio la scelta.
"Senza avere approcci di gender - spiega all'ANSA - la
Biennale ha offerto opportunità ad architette donne, due donne
sono quest'anno le curatrici, è donna l'architetto responsabile
della organizzazione e gli architetti donne sono presenti alla
Biennale in una percentuale di gran lunga superiore rispetto a
quella che vediamo in giro e nell'impiego di donne architetti
nella vita quotidiana. E' frutto dell'andare alla ricerca delle
cose importanti e delle professionalità, non e' certo il
risultato di un tentativo di coprire caselle statistiche. E il
fatto che siamo leader in questo campo ci porta a suggerire a
tutti, 'seguite il nostro esempio ma liberamente' , sapendo che
le donne sono state sapendo che qui le donne sono state scelte
per la loro qualità professionale e non per riempire dei numeri
o delle statistiche. Vorremmo che tante istituzioni come la
nostra seguissero il nostro esempio".(ANSA).
>ANSA-BOX/ A Biennale 2018 tante donne. Baratta, scelta qualità
Il presidente: "Vorremmo che altri seguissero il nostro esempio"