Cultura

Giovanni Allevi, nel mio libro un inno al disequilibrio

Per Solferino il volume 'L'equilibrio della Lucertola'

Redazione Ansa

 Un libro per parlare di equilibrio e disequilibrio, di quando il primo aiuta ad avere delle certezze e di quando il secondo ti aiuta a riflettere in generale. Il titolo del volume è 'L'equilibrio della Lucertola' e l'autore è Giovanni Allevi, musicista e compositore, ma anche laureato in filosofia e questa volta alle prese con un viaggio non in musica (ma forse anche si), facendo un punto su quanto vissuto e pensato in particolare negli ultimi anni. "Ho perso l'equilibrio - scrive Allevi nelle prime pagine del libro - Se fosse solo un discorso meccanico di tendini, muscoli, orecchio, terminerei qui. Eppure sono convinto che ogni evento della nostra esistenza sia misteriosamente connesso ad altri, così come le diverse sfere della nostra personalità comunicano e s'intersecano. Ci ho messo poco per rendermi conto di aver perso l'equilibrio non solo nella statica del corpo ma in tutti i campi, nella musica, nelle relazioni, nell'immaginazione, nel cibo, nell'umore, nella percezione di me e del mondo". E' quindi una sorta di inno al disequilibrio, quello di Allevi, che dopo aver affrontato il medesimo tema attraverso le note dell'album 'Equilibrium', ha approfondito l'argomento attraverso la forma di un racconto autobiografico e dedicato a chi, nelle varie accezioni del termine, perde l'equilibrio e comincia ad esercitarsi per ritrovare uno stato di 'simmetria' nelle cose e in se stesso: protagonista, un'artista in principio impaurito e poi incuriosito, a proposito di una condizione fisica che ha aperto al compositore una riflessione in progredire e dagli sviluppi potenzialmente infiniti. "E' andata esattamente così - ci spiega Allevi - perché uno status fisico che mi ha messo nelle condizioni, di fatto, di non riuscire a stare in equilibrio su un piede solo, mi ha portato a ragionare su tante cose, su me stesso come la persona Giovanni ma anche al mondo a tutto tondo, in termini anche filosofici". Da quel punto, per Allevi, è cominciata una ricerca dell'immobilità per essere invece in movimento, con tutto il corpo e con la mente, tra parole scritte e musica da immaginare. "Le note in quanto tali - racconta Allevi - nel libro c'entrano ma marginalmente. In realtà però il mio inno al 'disequilibrio' è qualcosa che esercito da sempre nella musica che scrivo. L'esempio l'ho trovato negli antichi compositori che alla ricerca della simmetria univano quella per l'asimmetrico, il fragile e proprio per questo affascinante". In uscita oggi per la casa editrice Solferino, 'L'equilibrio della Lucertola' è il quinto libro firmato da Giovanni Allevi, che nella scrittura ha trovato una seconda dimensione d'espressione, diversa da quella musicale.
    "Dovrò esercitare e scaldare tutti i muscoli - scrive ancora Allevi nel nuovo libro - non per correre più veloce, bensì per azzerare il movimento, e trovare finalmente l'immobilità del corpo, e magari con essa una centratura dell'anima, obiettivo assai più difficile da realizzare".(ANSA).
   

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