Cultura

Vince Doc Cityfest Mi chiamo Tommaso, ma protagonista in coma

Film di Amedeo Fago racconta storia tossicodipendenza

Redazione Ansa

Ha vinto il premio Extra Doc Cityfest per il miglior documentario inedito Mi chiamo Tommaso, il film di Amedeo Fago. "Ma non festeggio, anzi la proiezione pubblica è stata annullata - racconta all'ANSA il regista - perché il mio protagonista è in prognosi riservata in un ospedale romano, investito un mese fa da un'automobile guidata da una persona ultraottantenne". Tommaso è un 30enne che da oltre 15 anni lotta con la tossicodipendenza, "e questo film è stato immaginato con l'intento terapeutico per aiutarlo". Tommaso "era molto titubante nel raccontare davanti alle telecamere la sua storia 'comune' di ragazzo che incontra l'eroina ed altre sostanze ma non riesce a liberarsene pur essendo una persona straordinariamente intelligente. Con il documentario - aggiunge Fago, scenografo, autore teatrale oltre che regista cinematografico - ho pensato di dargli un aiuto psicologico, smuoverlo ad uscirne definitivamente". Il film ha molto colpito la giuria presieduta da Hou Hanru, direttore artistico del MAXXI, con Susanna Nicchiarelli, Flavia Perina, Elena Radonicich, Christian Raimo e Lidia Ravera. Incrocia le storie di tre persone: Tommaso, la madre e il padre - amici di famiglia di Fago, ndr - per raccontare l'impatto deflagrante di una dipendenza dentro un nucleo familiare borghese. Un home movie, come si dice in gergo, in cui si racconta senza drammi e senza speranze una storia di rimpianti e disillusioni, di affetti e incomprensioni senza che nessuno di questi elementi si distingua, corpo unico e indissolubile.

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