E' morto all'ospedale di Orvieto Folco Quilici, uno dei più importanti ambientalisti e documentaristi italiani. Aveva 87 anni ed era originario di Ferrara.
Quilici aveva da oltre 40 anni un casale nelle campagne di Ficulle, comune di 1.600 abitanti dell'alto orvietano. Era ricoverato all'ospedale di Orvieto da qualche giorno e lì è morto stamani.
"E' sempre stato molto partecipe alla vita della comunità, con la quale ha condiviso nel tempo, anche in incontri pubblici, il suo sapere e la sua ironia. Era una persona di grande cultura, fascino ed esperienza, rappresentava una ricchezza per tutti" lo ricorda all'ANSA, con la voce rotta dalla commozione, il sindaco di Ficulle, Gian Luigi Maravalle. Quando ha saputo della morte del documentarista, è stato tra i primi a recarsi all'ospedale, per portare le sue condoglianze e quelle dell'intera cittadinanza alla moglie di Quilici, Anna. "Era una persona per bene, meravigliosa, molto ben voluta da tutto il paese" ha sottolineato il sindaco.
"Scompare con Folco Quilici una figura di intellettuale moderno che ha saputo dare alle immagini il senso profondo della narrazione del nostro pianeta. La duplice dimensione che ha saputo offrire nelle sue opere, con una asciutta e ricca documentazione di sapore antropologico e con quella legata, invece, alla vita degli animali, ci ha proposto letture dei territori, a partire da quello marino, di una originalità insuperata, aprendoci a mondi e civiltà sino ad allora solo fantasticate dal grande pubblico". E' il messaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
"Con Folco Quilici se ne va una delle figure più importanti del giornalismo, del documentarismo e della cultura italiana - così il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini -. Un pioniere in tutti i progetti che ha avviato, sempre anni avanti rispetto agli altri, un italiano innamorato del proprio paese". "Ci mancherà - sottolinea Franceschini - ma i suoi lavori resteranno per sempre come guida e insegnamento per le giovani generazioni".
Il WWF lo ricorda con affetto: "Perdiamo un grande maestro - ha detto Donatella Bianchi, Presidente WWF Italia -, il più grande testimone e narratore del mare del nostro tempo, il faro che continuerà a illuminare il nostro racconto. Ci mancherà". Quilici, ricorda la ong ambientalista, "era un figlio del mare, al quale dedicò gran parte della sua vita, raccontandolo per immagini e pagine indimenticabili. Con i suoi viaggi in giro per il mondo e i suoi bellissimi film ha fatto scoprire le meraviglie degli oceani all'Italia degli anni '60. Le sue prime immagini subacquee, artigianali e avventurose, fecero scoprire il mondo sommerso a un'intera generazione, documentando la vita e le abitudini delle lontane civiltà che del mare e con il mare vivevano. Negli anni 70 con i suoi documentari ha raccontato anche le bellezze del Belpaese, con la serie 'L'Italia vista dal cielo'".
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