Cultura

Masterchef, fuori dai giochi Antonino e Marianna

Prova in esterna a Vieste con critica gastronomica Cozzella

Redazione Ansa

 "Cucinare significa anche aprirsi al mondo e conoscere esperienze nuove. Solo così si cresce come persone e si diventa chef migliori". Si è aperta così la nuova puntata di Masterchef andata in onda ieri sera e alla qual si sono presentati i sette concorrenti rimasti in gara. Sotto la scatola delle Mistery Box, i concorrenti hanno trovato sette bandierine, corrispondenti ai paesi di origine di sette cuochi che in Italia hanno trovato lavoro nelle cucine di ristoranti e catering creati da rifugiati nel nostro paese. "Conosco l'argomento - ha detto Joe Bastianich - perché i miei nonni e i miei zii erano rifugiati negli Stati uniti e grazie al cibo la mia famiglia ha avuto un futuro". I sette cuochi internazionali hanno preparato la spesa per gli aspiranti Masterchef italiani e con loro hanno preparato un piatto della loro tradizione. Così, se Antonino si è confrontato con la cucina somala, a Marianna è toccata la cucina pakistana, a Simone quella nigeriana, ad Alberto la cucina palestinese e a Kateryna quella yemenita. Denise si è invece imbattuta nelle tradizioni della cucina afgana e Davide in quella del Mali.

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    Per preparare al meglio i piatti e conoscere la cultura etnica degli ospiti speciali, i sette in gara hanno avuto anche mezz'ora in più per cucinare. I migliori risultati finiti sono stati giudicati il Kapsa yemenita di Kateryna, da mangiare rigorosamente con le mani, il sambusi somalo di Antonino e il quabili pulao cucinato da Denise seguendo le regole della ricetta afgana. Solo uno dei tre manicaretti internazionali ha però conquistato tutti e quattro i giudici per "armonia di ingredienti e per il profumo magico", quello di Denise. Premiata con la visita in dispensa, la concorrente toscana ha potuto scegliere il piatto vegetariano da cucinare e far cucinare della prova successiva, ravioli arrostiti alla cicoria selvatica. Ulteriore vantaggio per Denise, la possibilità di cucinare assieme ad uno dei giudici, Antonia Klugmann (titolare della ricetta vegetariana), ma senza parlare.

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Dopo aver assaggiato il piatto della 'concorrente' Klugmann, Cannavacciuolo, Barbieri e Bastianich, assieme alla collega triestina, hanno testato anche quelli degli aspiranti Masterchef. Il migliore, Simone, si è guadagnato il passaggio di turno, mentre dei tre peggiori, Alberto, Kateryna e Antonino, è toccato a quest'ultimo abbandonare il grembiule per tornare a casa. Per la prova in esterna, ai concorrenti rimasti ancora in gara, tranne Alberto e Kateryna rimandati direttamente al Pressure Test, questa volta è toccato spostarsi in Puglia, più precisamente a Vieste, per cucinare sotto il faro e confrontarsi con il giudizio di un critico gastronomico come Eleonora Cozzella. Il piatto migliore giudicato dalla Cozzella è stato quello di Davide.

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Gli altri tre, invece, sono stati rinviati al Pressure Test dove hanno dovuto scegliere tra cinque piatti a scatola chiusa, solamente in base al tempo di preparazione. Se Denise ha conquistato subito la salvezza e la permanenza in cucina, così come Kateryna e Simone. Tra Alberto e Marianna, messi a confronto con duello finale a due a suon di indovinelli, prima, e cucina dopo, ha avuto la peggio Marianna, seconda eliminata della serata.

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