Cultura

Libri: 2018, gli esordi da Tallent ad Andrea Moro

Il caso editoriale 'Mio amore assoluto' e il Premio Calvino 2016

Redazione Ansa

 (ANSA) - ROMA - Anno di esordi, italiani e stranieri, da Gabriel Tallent ad Andrea Moro, il 2018 in libreria riserva tante scoperte e sorprese.
  Ecco una selezione dei titoli di punta:

- Scritto rubando il tempo al lavoro in un ristorante, 'Mio amore assoluto' (Rizzoli), caso editoriale di Gabriel Tallent - nato in New Mexico e cresciuto nella costa di Mendocino, con due madri, che oggi vive a Salt Lake City - racconta la società individualista e violenta in cui viviamo attraverso la storia di Turtle Averson, orfana della madre e con un padre violento.

- Il libraio con la passione per i gialli Matthew Sullivan, cresciuto in Colorado, è l'autore di 'Mezzanotte alla libreria delle grandi idee' (Longanesi), un thriller immerso tra le pagine dei libri con protagonista la giovane e introversa Lydia Smith a cui un cliente solitario della Libreria delle Grandi Idee lascia in eredità, dopo il suicidio, i suoi libri.

-Debutto thriller di Ilaria Tuti con 'Fiori sopra l'inferno' (Longanesi), tra i titoli più contesi all'ultima Fiera di Francoforte. Il commissario di polizia Teresa Battaglia, sessantenne atipica e antieroica, dovrà fare i conti con una serie di terribili aggressioni in un paesino delle Dolomiti friulane.

- La Splendente (Feltrinelli), opera prima del ventiquattrenne, originario di Fano, Cesare Sinatti, vincitore del premio Calvino 2016, che ha riscritto la guerra di Troia.

 - Il neurolinguista e saggista Andrea Moro debutta nella narrativa con 'Il segreto di Pietramala' (La Nave di Teseo), un thriller tra la Corsica e New York.

- Il thriller storico 'Si spengono le stelle' (Mondadori) del romano Matteo Raimondi ci porta nel 1691 nella Nuova Inghilterra.

- L'intimo e poetico romanzo 'Risa' (La Nave di Teseo) del costituzionalista, editorialista, dal 2016 membro dell'Antitrust, Michele Ainis, vede protagonista Diego, un uomo che si confronta con la memoria e la perdita dei punti di riferimento.

 - 'Nient'altro al mondo' (Garzanti), il romanzo scritto a quattro mani dalle torinesi Laura Martinetti e Manuela Perugini, che si sono conosciute sui banchi di scuola. E' una storia di amicizia e maternità narrata da due voci alterne, una è madre e l'altra non lo è diventata.

 - 'Amando Pablo Odiando Escobar' (Giunti) in cui Virginia Vallejo, che è stata la conduttrice più famosa della tv colombiana, ripercorre la sua vita a fianco di Pablo Escobar, di cui è stata amante, e racconta cosa ha comportato questa scelta che ha duramente pagato. Oggi vive in esilio per aver denunciato la complicità tra alcuni presidenti della Colombia e i grandi cartelli del narcotraffico.

- Il complotto Toscanini (Piemme), giallo d'esordio di Filippo Iannarone, è ambientato negli anni della caduta del fascismo. (ANSA).

   

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