Cultura

A Venezia i primi fischi per Javier Bardem e Jennifer Lawrence nel film di Aronofsky

Nel film Javier Bardem e Jennifer Lawrence

Redazione Ansa

"Certo, quello che faccio in 'Mother!' è un ruolo diverso dai miei personaggi che in genere sono più duri, ma è anche un altro lato di me stessa. Forse è merito di Darren che ha tirato fuori questa parte di me". Così Jennifer Lawrence, in abito lungo di pizzo nero, alla conferenza stampa del film in concorso di Darren Aronofsky, attuale suo compagno, parla del suo personaggio di madre nel film biblico-sulfureo e dai mille volti (in sala dal 28 settembre con Fox) che è stato accolto da pochi applausi e tanti buuu.

Nata nel 1990 a Louisville, l'attrice nel film, che il regista ha definito "da montagne russe", è la moglie meticolosa e terrena di uno scrittore in crisi (Javier Bardem). Una coppia apparentemente felice fino a quando compare nella loro casa prima un inquietante fan dello scrittore (Ed Harris) e, poco dopo, la sua altrettanto misteriosa moglie (Michelle Pfeiffer). E tutto mentre la Lawrence continua il suo rapporto morboso con la sua grande antica villa che cura, restaura, pulisce continuamente: "Mi sono divertita a interpretare questo ruolo che è molto lontano da me - dice -. Chiaramente la casa è solo una metafora, un posto dove, non a caso, cammino a piedi nudi".

I fan infine, per l'attrice tra le più pagate di Hollywood, non sono un problema: "Se non fosse per i miei fan non sarei di nessuna utilità alla stessa società. Così posso esprimere solo gratitudine per come mi è andata. Sono sempre lieta di poter firmare autografi". "Certo - conferma Bardem al Lido - il mio personaggio è molto narcisistico, ma nella vita cerco di non farmi troppo divorare da queste cose. Certo - aggiunge l'attore spagnolo - questo film va agli estremi, è aperto a molte letture, ma questo è il bello di questa storia".

Michelle Pfeiffer, infine, dichiara la sua passione per il mistero: "Sono attratta dai registi con il lato oscuro, probabilmente questo è qualcosa che ha a che fare con la mia infanzia".

Il regista americano Darren Aronofsky racconta invece la nascita di questo film, un vero e proprio colpo di fulmine: "L'ho scritto di getto in soli cinque giorni" e questo per dare una risposta "a tutto quello che di orribile sta succedendo nel mondo e verso cui non possiamo fare nulla". La casa, spiega poi, "è certo il Paradiso", ma per capire in particolar modo l'inizio del film bisogna mettere mano alla Bibbia "ed esattamente al sesto giorno della Genesi (quello in cui Dio disse "facciamo l'uomo alla nostra immagine", ndr). Aronofsky replica anche all'accoglienza negativa di Mother! alle due anteprime stampa di stamani: "C'è sempre un livello di gusto per quanto riguardo i film. Forse a qualcuno Mother! è anche piaciuto. Credo comunque che sia il mio urlo alla luna piena di stasera alle tre di notte. Mother! è come un percorso sulla montagne russe e non tutti sono disposti ad andare sulle montagne russe".

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