Cultura

Musica: Tenco, De Angelis si dimette da direttore artistico

'Minata autonomia e indipendenza, troppo legato a radici Premio'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 7 DIC - Enrico De Angelis rassegna le dimissioni da direttore artistico del Club Tenco, "pur rimanendo per ora all'interno del Consiglio Direttivo". In una lettera indirizzata agli amici e colleghi che votano per le prestigiose Targhe Tenco, uno dei riconoscimenti più ambiti per cantautori, De Angelis spiega di essere "troppo legato alle radici" del Premio per accettare che ne vengano minate "autonomia e indipendenza".
    De Angelis si occupa delle Targhe Tenco dal 1983, quando iniziò su incarico di Amilcare Rambaldi, e ha continuato fino ad oggi, con la collaborazione di Enrico Deregibus e Annino La Posta. Da vent'anni era direttore artistico del Club Tenco.
    Il perché delle dimissioni, spiega, è nelle "molte pagine esposte ai colleghi del Consiglio Direttivo". In sintesi, aggiunge, "mi sento troppo legato alle radici, alla storia, allo spirito originario del Club, che è quello di un nobile dilettantismo, trasparente e disinteressato, libero da condizionamenti; e ad una tradizione di pur seria professionalità che però di fatto non è mai stata professionismo per nessuno degli operatori 'storici' del Club". Ora invece "ha vinto in me - scrive - la preoccupazione che, in maniera più o meno chiara, invadenze istituzionali e coinvolgimenti in attività lavorative sistematiche, che potrebbero presentare interessi in conflitto con il Tenco, appartengano oggi agli orientamenti almeno di una parte dei componenti dirigenziali del Club. Ciò rischia a parer mio di minarne l'autonomia e l'indipendenza, anche solo nella percezione dell'immagine all'esterno. Mi ritrovo perciò in una posizione probabilmente anacronistica e preferisco appartarmi, rinunciando ad un incarico pur così prestigioso e di per sé gratificante, dopo aver chiuso un lungo ciclo, mi pare in bellezza, con la serata finale della quarantesima Rassegna, lo scorso 22 ottobre, dedicata, guarda caso, a Luigi Tenco". (ANSA).
   

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