Cultura

Alessandra Mastronardi, io 'Allieva' geniale e pasticciona

Su Rai1 da 27/9 con Lino Guanciale, scrittrice Gazzola farà cameo

Redazione Ansa

 Imbranata e pasticciona come Bridget Jones, ma allo stesso tempo intuitiva e abile come Kay Scarpetta, Alice è il ritratto di una ragazza di oggi, sognatrice ed entusiasta, alle prese con le proprie difficoltà nel mondo lavorativo e sentimentale. Ma la giovane protagonista riesce comunque a dimostrare di essere naturalmente dotata per la medicina legale. Alessandra Mastronardi torna su Rai1, da martedì 27 settembre, per sei prime serate, al fianco di Lino Guanciale in L'Allieva, nelle vesti di Alice Allevi. La regia della serie tratta dai best seller di Alessia Gazzola (L'allieva, Un segreto non è per sempre e Sindrome da cuore in sospeso) è di Luca Ribuoli. La serie è una produzione Rai Fiction Endemol Shine Italy (Paolo Bassetti e Massimo del Frate). Sceneggiatura scritta da Peter Exacoustos, Cecilia Calvi, Valerio D'Annunzio, Vinicio Canton con la supervisione di della stessa scrittrice messinese.
    Sebbene abbia ancora molto da imparare, infatti, Alice ha una marcia in più: ''un'empatia con le vittime che la porta ad avere intuizioni decisive nei casi in cui è coinvolta, con la volontà di arrivare sempre alla verità e alla giustizia''. Guanciale è nei panni del dottor Carlo Conforti, ''carismatico e inflessibile mentore di Alice''.
    Mastronardi fa notare che riuscire a raggiungere il personaggio raccontato in un libro come sempre per un attore ''è impresa titanica. L'Allieva è un microcosmo, c'è la commedia, c'è il giallo, C'è l'amore. E' un personaggio ricco di sfumature. Da piccola come molti mi sarebbe sempre piaciuto fare il medico, certo non avendo a che fare con i cadaveri. Ma poi studiando questo personaggio, mi sono resa conto quante cose si possono scoprire di una persona deceduta, quante cose ci può svelare il suo corpo''. La scrittrice Gazzola, che nella prima puntata ha un piccolo cammeo e i cui romanzi sono tradotti in tutto il mondo dice: ''la prima puntata la conosco a memoria.
    Alessandra è la migliore Alice che avrei potuto desiderare''.
    Lino Guanciale racconta che nella sua vita reale qualcuno ostico come Conforti lo ha incontrato. "Sono suo mentore di Alice nella serie e non a caso vengo chiamato anche cc per acronimo. Ma è molto bravo nel suo lavoro. Anche se gigione. Conforti non ha nessun desiderio di redimersi, in questa sua estroversione''. Sarà anche questo incontro a indirizzare la protagonista della storia verso l'Istituto di Medicina Legale dove diventa, appunto, l'"allieva" di Conforti, attraente e carismatico medico legale che, spesso, stuzzica e rimprovera Alice per le sue continue distrazioni sul lavoro e per la sua tendenza a farsi coinvolgere nei casi d'omicidio. Conforti è sicuramente il migliore nel suo campo, rigoroso e razionale, tanto da apparire però molto spesso anche freddo e cinico. Ma il cuore di Alice non batte solo per il suo superiore. Un altro ragazzo, dal carattere diametralmente opposto all'inflessibile dott. Conforti, fa ben presto il suo ingresso nella vita di Alice: il reporter Arthur Malcomess (Dario Aita).
    ''Una serie originale e divertente - sottolinea Eleonora Andreatta direttore di rai Fiction - tratta da uno dei più interessanti fenomeni letterari giovanili che mixa in maniera moderna il crime alla commedia sentimentale con una protagonista che incarna in modo convincente e con leggerezza le difficoltà e i sogni di una ragazza di oggi. Un modo nuovo per declinare un tema portante per la linea editoriale della Direzione, quello del racconto del femminile nella sua verità, al di fuori da stereotipi e cliché. Alice ha 26 anni: una protagonista diversa rispetto alla serie classiche per Rai1, una scommessa che sposta il baricentro generazionale del racconto e, indirettamente, del pubblico (senza strappi e rotture, Alice si porta dietro i coetanei). Piccola nota di colore la sigla A Week è cantata dai The Shalalalas. Mastronardi sta girando una serie di cui non può anticipare nulla a New York e la prossima stagione in un'altra serie su Rai1 dove basta il titolo a ricordare un'epoca d'oro 'C'era una volta Studio Uno'. Guanciale sarà ad ottobre al teatro Argentina di Roma con Ragazzi di Vita di Pier Paolo Pasolini diretto da Massimo Popolizio, la drammaturgia è di Emanuele Trevi, poi anche lui lo rivedremo in una fiction tv girata a trieste la Porta Rossa con Gabriella Pession. 
   

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