Cultura

Più Libri: Bauer, terrorismo anche per nostre mancanze

Pluripremiato giornalista tedesco autore di 'Al di là del mare'

Redazione Ansa

"La soluzione di dare 3 miliardi alla Turchia è solo temporanea, e quei soldi saranno legati al sangue, perché altri rifugiati moriranno. E in ogni caso i profughi troveranno sempre una strada". Wolfagang Bauer, pluripremiato giornalista tedesco della Zeit e corrispondente di guerra, invita l'Europa a prendersi le sue responsabilità su immigrazione e terrorismo.

    Bauer è alla fiera della piccola e media editoria 'Più Libri, più liberi' con il suo reportage-romanzo d'esordio 'Al di là del mare (laNuovafrontiera) in cui ha raccontato in presa diretta l'odissea condivisa, sotto mentite spoglie, con un gruppo di profughi siriani salpati su un barcone dall'Egitto verso le coste italiane, con il sogno di proseguire verso il nord Europa.

    "Dobbiamo abbattere il terrorismo ma anche renderci conto - dice Bauer in un affollato incontro con Alessando Leogrande - che la nascita del terrorismo è dovuta alle mancanze delle nostre società, come gli arabi che non si sono integrati in Francia. E ogni società deve guardarsi allo specchio e chiedersi di cosa sia responsabile e cosa è pronta a fare per risolvere la situazione".

    Il giornalista ricorda anche che "il flusso di migranti che vediamo in questo periodo è il più grande dalla seconda guerra mondiale. L'Italia è soltanto una terra di passaggio, i profughi vogliono arrivare in Svezia e in Germania, dove c'è già un milione di migranti su una popolazione di 80 milioni. Questo è un tema politico fra i più salienti in Germania, che parte dal governo di Berlino e interessa anche i centri più piccoli. Il problema va affrontato, non sparirà da solo. Questi profughi scappano dagli orrori della guerra, verranno comunque". "Non sono certo per l'apertura indiscriminata dei confini.

    Sarebbe catastrofica per l'Europa - continua Bauer - che si riempirebbe di governi di destra. Possiamo innalzare muri ma non sparare a chi arriva. Spero che non si arrivi a sparare da sopra un muro, come nella DDR. Se non possiamo sparare a queste persone dobbiamo pensare a come integrarle nella nostra comunità. Tutto il resto è solo teoria, che nella vita concreta non si esprime in soluzioni pratiche".

    Bauer, che ha scritto 'Al di là del mare' perché era in Siria al momento della rivoluzione e ha "conosciuto - racconta - molti appartenenti alla ribellione e percepito il loro entusiasmo, per poi vederlo morire quando la rivoluzione ha fallito ed è iniziata la guerra civile", affronta anche il tema delle quote dei rifugiati. "La questione è molto più facile di quanto sembri perché in Europa - dice - abbiamo una divisione molto chiara tra est ed ovest, e tutti i deputati del Parlamento Europeo provenienti dai paesi dell'Est hanno detto di non volere i rifugiati perché essendo musulmani non avrebbero potuto integrarli. Mentre i deputati dell'Ovest sono più aperti. Questa divisione c'è, ancora, anche in Germania, e la parte Est che è ostile ai rifugiati teme che l'Ovest gliene invii come ripartizione delle quote interne del Paese. Burocraticamente la politica delle quote funziona, ma nella pratica traumatizza tutti e crea più problemi di quanti non tenti di risolverne".

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