Cultura

Cannes 2015: Totopalma invariato, critica divisa per Sorrentino

Visti tre italiani, in gara ancora Moretti, Haynes, Nemes, Brizè

Michael Caine e Rachel Weisz

Redazione Ansa

Quanto cambia il Totopalma di questa edizione del Festival di Cannes con l'ingresso in campo di Paolo Sorrentino e il suo YOUTH - GIOVINEZZA? I critici sono divisi nel giudizio. 

In campo per ora restano quattro film: MIA MADRE di Nanni Moretti, CAROL di Todd Haynes, SON OF SAUL Laszlo Nemes e LA LOI DU MARCHÉ di Stephan Brizè.

Tornando ai giudizi su YOUTH - LA GIOVINEZZA, i critici di Figaró lo hanno letteralmente adorato come quelli di LA Times che si dicono entusiasti "un film affascinante su tutta la linea, ironico, filosofico e commovente" mentre il Guardian britannico lo vede come "un divertissement minore". "È il film che ha più diviso fino a oggi, ma che resta comunque il suo film più tenero" dice invece la bibbia del cinema, Variety.
    Hollywood Reporter parla di "una festa di voluttà, un'immersione full body nei piaceri del cinema".
    Su Mashable.com Youth viene definito 'uno dei film più incredibili che vedrete quest'anno'. Tuttavia, con un lavoro come questo l'effetto abbagliante è un po' come essere entusiasmato da una hall, prima della delusione generata dal vedere la vostra camera'. L'Evening Standard vede Youth 'forse superiore a La grande bellezza e Le conseguenze dell'amore per inventiva, brio e intensità'.
    Ecco, infine, quanto mettono in campo i quattro film per per ora in testa nel Totopalma dei daily, aspettando il giudizio degli stessi su YOUTH che si saprà solo domani.
    In corsa: MIA MADRE che mette in campo due archetipi universali: morte e madre. Ha il limite di essere stato girato in italiano (l'unico tra in tre in corsa per l'Italia), di non essere proprio nello spirito dei presidenti di giuria, i fratelli Coen, tranne per l'utilizzo nel cast di Turturro, attore feticcio Barton Fink. CAROL di Todd Haynes con Cate Blanchett, Rooney Mara e Kyle Chandler. Ha dalla sua, oltre la storia, ovvero una storia lesbo nella intollerante New York degli anni '50, la superba interpretazione della Blanchett che fa la differenza. Contro è un film classico e non originale. THE SON OF SAUL del regista ungherese, nonostante affronti un tema abusato, quello dello sterminio degli ebrei, ha invece dalla sua l'originalità di raccontare una pagina poco conosciuta, quella dei Sonderkommando, gli ebrei collaborazionisti nei campi di sterminio. Il film poi è stato girato in modo originale, ossessivo con al centro il viso e la nuca del protagonista Saul (un Geza Rohrig da Palma) mentre sullo sfondo si intravedono le immagini sfumate degli orrori.
    Infine la LA LOI DU MARCHÉ di Stephan Brizè. In questo film un gigantesco Vincent Lindon nei panni di un operaio dismesso fa la differenza. Anche il tema è forte. Ovvero quella di un dignitoso lavoratore disoccupato che accetta a un certo punto un lavoro indecente che mette 'poveri contro poveri'. Quello di un vigilante dei supermercati che si ritrova a catturare poveri come lui che hanno rubato un po' di cibo per mangiare.
   

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