Cultura

ANSA/ Matera 2019: un mese dopo, in piazza è ancora grande festa

Franceschini, 'E' una sfida per tutta l'Italia'

MATERA, TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE

Redazione Ansa

(ANSA) - MATERA, 17 NOV - Un mese dopo, sul video scorrono le indimenticabili immagini dello scorso 17 ottobre: a Roma il ministro di beni culturali e turismo, Dario Franceschini, pronuncia il nome di Matera, la città italiana designata Capitale europea della Cultura per il 2019. E in piazza scoppia la festa, con la gioia e le lacrime dei materani. Oggi, un mese dopo, nella Città dei Sassi, alla presenza proprio di Franceschini e di migliaia di persone, è stata un'altra grande giornata di festa. Certamente più consapevole, ma comunque ricca di entusiasmo per un traguardo che ha segnato il riscatto di un intero territorio.
    "Tutta questa energia - ha detto dal palco di piazza Vittorio Veneto il sindaco, Salvatore Adduce - deve servirci per il futuro. Ma non deve servire solo a noi, deve servire a tutta la Basilicata, alle altre città della short list (Lecce, Siena, Ravenna, Cagliari e Perugia) e tutte quelle che avevano presentato la candidatura, con cui dobbiamo fare 'rete' e deve servire soprattutto al Mezzogiorno". Un'idea condivisa in pieno da Franceschini: "E' un lavoro che inizia adesso, basato su una progettazione di grande qualità. L'occasione di Matera Capitale europea per il 2019 è una sfida per tutta l'Italia, un appuntamento molto importante".
    La nuova grande festa di Matera è cominciata nel pomeriggio, con l'arrivo del ministro, che si è affacciato sui Sassi, "che lasciano senza fiato: anche per la forza di questo progetto culturale, mi piace parlare di 'Basilicon Valley'". Poi ha visitato la mostra allestita a Palazzo Lanfranchi su Pasolini, che 50 anni fa, qui, girò il "Vangelo secondo film".
    Franceschini è andato anche allo stadio "XXI Settembre-Franco Salerno" per assistere, insieme ad altre 7.500 persone (tra cui molti bambini in festa) all'amichevole della nazionale Under 21, sconfitta per 1-0 dalla Danimarca. La serata materana del ministro si è conclusa in piazza Vittorio Veneto, da dove ha ricordato la sua "imparzialità" al momento della scelta: "La commissione ha lavorato con italiani e stranieri in modo molto serio. C'era una concorrenza molto forte: Matera ha vinto per un voto". Ma ha anche ammesso di "essere contento che abbia vinto una città del Sud".
    Mancano quattro anni al 2019 e "il lavoro - ha ribadito il ministro - comincia adesso. Bisogna lavorare per dotare la città di infrastrutture, anche per valorizzare il turismo. Il valore straordinario di Capitale della cultura non è infatti solo quello di programmare eventi, ma anche di interventi permanenti, che restano nel tempo". Dopo il dibattito istituzionale, il palco - proprio come è successo un mese fa - è tutto per le band locali. Perché qui la festa per Matera 2019 pare essere solo all'inizio. (ANSA).
   

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