Cultura

Tv: Nuzzi, torna Quarto Grado con un doppio studio

Caso Yara e campagna contro violenza in famiglia

Redazione Ansa

E' ripartita dal delitto di Yara Gambirasio la nuova stagione di Quarto Grado, su Retequattro. "E' un caso tutt'altro che chiarito - spiega all'ANSA Gianluigi Nuzzi al secondo anno di conduzione insieme ad Alessandra Viero -. Per la prima volta il Dna è stato presentato come prova principe, ma siamo sicuri che basti a condannare Bossetti? Ripartiamo da lì perché nostro compito è esaminare i casi aperti e controversi, senza una verità cristallizzata". Inutile dire, quindi, che si tornerà a parlare anche dell'omicidio di Meredith Kercher o di quello di Chiara Poggi con l'aiuto degli opinionisti del programma, tutti confermati: dallo psichiatra Alessandro Meluzzi al generale Luciano Garofano, dall'inviato di Panorama Carmelo Abbate, al criminologo Massimo Picozzi, fino a Barbara Palombelli. Cambia invece la scenografia. "Quarto Grado in sostanza raddoppia - spiega il conduttore -: ci sarà uno studio con la redazione, dedicato agli approfondimenti scientifici, nel quale il generale Garofano sarà torchiato da Alessandra Viero. Poi lo studio principale, dove ci sarà un angolo nel quale esperti e giornalisti si confronteranno sulle opposte ipotesi, socchiudendo al talk show, e un angolo dedicato al faccia a faccia tra me e il superospite". Nuzzi ricorda che "questa estate sono arrivati importanti segni che siamo sulla strada giusta". Tra i contributi offerti del settimanale di Retequattro l'intervista alle sorelle Piccolomo (cruciale per la svolta sul caso Lidia Macchi), il fotogramma inedito che potrebbe riscrivere il delitto di Perugia e i primi risultati della perizia psichiatrica ad Annamaria Franzoni. "Abbiamo un'identità esclusiva, che non vanta imitazioni - dice Nuzzi -. Chi l'ha visto fa servizio pubblico e si occupa fondamentalmente di persone scomparse, noi ci occupiamo di casi insoluti. Abbiamo decine di tecnici in studio, avocati, medici, psichiatri, geologi che hanno competenze scientifiche per dire una parola chiara su un argomento".
    Quarto Grado, che ha chiuso la passata stagione come programma più visto di Retequattro con una media di 1.750.000 spettatori e del 7.83% di share, eredita anche il lavoro svolto in estate dallo spin-off di Segreti e Delitti, condotto sempre da Nuzzi e Viero su Canale 5. "Sono contento degli ascolti dello scorso anno, non era scontato che i risultati fossero questi.
    Non per nulla in estate ci è stata fatta fare un'esperienza su Canale 5: dovevano essere quattro puntate, ne abbiamo fatte il doppio". Quarto Grado lancia anche una nuova campagna di sensibilizzazione, all'insegna della frase "Io dico no" e simboleggiata da un palloncino bianco, che inviterà a tenere alta l'attenzione su chi è oggetto di violenza in famiglia: minori, anziani, donne. "Portare avanti la battaglia contro la violenza in famiglia è un dovere - spiega il conduttore -. Della violenza sugli anziani, ad esempio, nessuno parla, sia la politica che i media li trascurano".

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