Cultura

Tv: Presadiretta torna a domenica e riparte da giovani

Iacona, stop tagli partite Iva. Vianello, superdomenica su Rai3

Redazione Ansa

La prima preoccupazione è per la sua squadra, per quel drappello di collaboratori sul quale si regge il programma che rischia di vedersi tagliato lo stipendio e di non essere più in condizioni di operare. "I tagli lineari del 10-15% che l'azienda vuole fare nei confronti delle partite Iva insistono su stipendi molto bassi. Avverto il rischio come dirigente Rai che si getti il bambino con l'acqua sporca", esordisce così Riccardo Iacona alla presentazione della nuova stagione di Presadiretta, che torna alla domenica sempre su Rai3 dopo l'esperimento dello spostamento al lunedì della passata stagione.
    "Sono colleghi di valore che potrebbero decidere di passare alla concorrenza. Mi aspetto un segnale dalla direzione e lo attende anche Vianello (direttore di Rai3, ndr). E' una battaglia comune", afferma Iacona. Il timore è anche che il trattamento dei collaboratori, che realizzano buona parte di servizi e inchieste, sia difforme da programma a programma e si privilegino ad esempio Ballarò o Report. Iacona, insomma, riparte dai giovani. E non solo quelli che lavorano con lui: al centro delle prime due puntate del programma ci saranno proprio i minori. La prima puntata, in onda il 7 settembre, dal titolo 'Utilizzatori finali', analizzera' la vicenda delle due ragazzine dei Parioli che si prostituivano, grazie anche all'aiuto di due giovani attrici che, carte dell'inchiesta alla mano, porteranno lo spettatore a toccare con mano un mondo intriso di avidità, ma anche di una sconcertante superficialità.
    "La domanda è - spiega Iacona -: come mai milioni di italiani vanno ancora a prostitute in un paese sessualmente libero? Per questo abbiamo voluto ascoltare, cosa unica, la voce dei clienti".
    Tema della seconda puntata, dal titolo 'L'erba del vicino', il mercato della marijuana, che negli Usa, dopo la legalizzazione in diversi stati, e' diventata un business florido. Sul fronte opposto "il disastro dell'Italia, primo Paese per poliabuso di sostanze stupefacenti tra i giovani. E' un viaggio pragmatico - sottolinea Iacona - che dimostra come il proibizionismo non sia servito a molto, mentre servono le politiche di riduzione del danno". Nelle due successive puntate, gia' girate, un viaggio nelle carenze trasporto pubblico delle citta' italiane e poi focus sull'incapacita' dell'Italia di utilizzare i fondi europei.
    Quattro puntate a settembre in prima serata, poi spazio a Report e altre 12 puntate da gennaio con partenza ritardata, intorno alle 21.40, dopo Che Tempo Che Fa. "Sarà una superdomenica - afferma il direttore di Rai3, Andrea Vianello - con Fazio, poi Presadiretta o Report e Gazebo con Zoro".
    Vianello nega che l'esperimento della messa in onda il lunedì sia stato un flop. "Il lunedì c'è una grande frammentazione del pubblico per la presenza di altri programmi informativi - sostiene -. Nonostante questo, le nostre trasmissioni di inchiesta, che sono fuori dalla dinamica effervescente dei talk, hanno sempre vinto".

Leggi l'articolo completo su ANSA.it