Cultura

Cannes: quando l'Italia vince al festival

Oggi Alice Rohrwacher, sempre il meglio del nostro cinema

Alice Rohrwacher

Redazione Ansa

E' lunga la lista dei premi vinti dall'Italia nelle 67 edizioni del festival di Cannes, che non a caso quest'anno aveva una splendida immagine di Marcello Mastroianni per manifesto. Il successo di Alice Rohrwacher con Le Meraviglie arriva a due anni di distanza da quello di Matteo Garrone che nel 2012 ha vinto sempre il Gran Prix con Reality, bissando il suo successo nella stessa categoria con Gomorra nel 2008. In quello stesso anno il nostra paese trionfò con Il divo di Paolo Sorrentino, Premio della Giuria.
    Prima, nel 2001, era stato Nanni Moretti a vincere la Palma d'oro con La stanza del figlio, ma ben 23 anni dopo Ermanno Olmi che nel 1978 aveva trionfato nella medesima categoria con L'albero degli zoccoli.
    Comunque, anche se con stagioni alterne, l'Italia si e' spesso coperta di gloria a Cannes. E' del 1998 il Gran Premio della Giuria a Roberto Benigni, con La vita e' bella che gli ha aperto la strada agli Oscar e ha ridato fiducia al nuovo cinema italiano.
    Dal 1946, anno di nascita del Festival, ha vinto 10 volte il suo massimo riconoscimento, che fino al 1976 si è chiamato Grand Prix e poi Palma d'oro. Le vittorie diventano 11 se si include anche Blow up film diretto da un italiano, Michelangelo Antonioni, ma di nazionalità inglese.
    Ad aprire la serie, proprio nel 1946, fu Roma città aperta di Roberto Rossellini che si divise il Grand Prix con altri sei film, tra cui Breve incontro di David Lean e Giorni perduti di Billy Wilder. Nel 1951 il riconoscimento andò a Miracolo a Milano di De Sica e l'anno successivo a Due soldi di speranza di Renato Castellani. Per un altro Grand Prix bisogna aspettare nove anni. Se lo aggiudicò, nel 1960, La dolce vita di Fellini inaugurando un proficuo decennio: nel '63 vinse Il Gattopardo di Luchino Visconti, nel '66 (anno del ventesimo anniversario) Signore e Signori di Pietro Germi e nel '67 Blow up di Antonioni. Regista che si aggiudicò anche due premi della Giuria per L'Avventura nel 1960 e L'Eclisse nel 1962. Gli anni settanta si aprono con una doppietta: vincono ex aequo, nel '72, La classe operaia va in Paradiso di Elio Petri e Il caso Mattei di Francesco Rosi. Nel '77 il premio, che ormai si chiama Palma d'oro, va a Padre padrone di Paolo e Vittorio Taviani e l'anno successivo al L' albero degli zoccoli di Ermanno Olmi. Dopo 23 anni torna a vincere nel 2001 Nanni Moretti con La stanza del figlio.
    La prima attrice italiana a vincere un premio a Cannes fu Isa Miranda, nel 1949 per Le mura di Malapaga, seguita, nel 1957, da Giulietta Masina miglior attrice per Le notti di Cabiria, nel 1961 da Sophia Loren miglior attrice per La ciociara, nell' 70 da Ottavia Piccolo per Metello e nel '94 da Virna Lisi per La Regina Margot. La prima ''palma'' come miglior attore per un italiano arrivo' solo nel 1964: se la conquisto', ex aequo, Saro Urzì per Sedotta e abbandonata. Nel 1970 andò a Marcello Mastroianni per Dramma della gelosia e l'anno successivo a Riccardo Cucciolla per Sacco e Vanzetti, mentre nel 1973 la palma andò a Giancarlo Giannini per Film d' amore e d' anarchia.
    Vittorio Gassman vinse nel 1975 per Profumo di donna, Ugo Tognazzi nel 1981 per La tragedia di un uomo ridicolo e Gianmaria Volonte' nel 1983 per La morte di Mario Ricci.
    Mastroianni raddoppiò nel 1987 con Oci Ciornie. L'Italia torna a vincere nella stessa categoria solo nel 2010 con Elio Germano per La nostra vita ex aequo per Javier Bardem per Beautiful.
    L' Italia si è guadagnata anche numerosi altri premi.
    Ricordiamo nel 1989 Gran Premio della giuria a Nuovo cinema paradiso di Giuseppe Tornatore; nel 1992 Gran Premio della Giuria a Il ladro di bambini di Gianni Amelio.
    Nel 1994 premio per la regia a Nanni Moretti con Caro diario; nel 1998 Gran premio della giuria a La vita e' bella di Roberto Benigni.
   

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