Cronaca

Tangenti su una variante urbanistica, nove arresti tra cui l'ex geometra di Berlusconi

Sono otto imprenditori e un funzionario, sequestrato 1 milione

Redazione Ansa

   Una società creata ad hoc per l'invio di tangenti ad un dirigente tecnico del Comune di Usmate Velate (Monza), il quale in cambio avrebbe modificato la destinazione d'uso di terreni di proprietà di alcuni imprenditori, da agricole a edificabili e produttive. Le variazioni sarebbero poi divenute oggetto di delibere del Consiglio comunale, senza che nessun componente dell'amministrazione comunale battesse ciglio.

E' quanto ricostruito da una vasta indagine della Guardia di Finanza, coordinata dalla Procura della Repubblica di Monza, che ha portato all'arresto di otto imprenditori, tra cui Francesco Calogero Magnano, ex geometra di fiducia di Silvio Berlusconi, e del responsabile della tecnostruttura 'Territorio e Ambiente' del Comune di Usmate Velate, Antonio Colombo. Quest'ultimo si trova in carcere insieme ad altri due imprenditori brianzoli, Galdino Magni e Giorgio Riva, mentre tutti gli altri sono ai domiciliari. Si tratta di "un articolato sistema corruttivo prolungato negli anni, in assenza di alcuna segnalazione di anomalia o verifica da parte dell' amministrazione comunale - ha spiegato il Procuratore della Repubblica di Monza, Claudio Gittardi - concepito attraverso e a beneficio di un funzionario pubblico".

Non è quindi escluso che emergano presto nuove responsabilità e che l'inchiesta si allarghi. L'indagine, dal 2022 ad oggi, ha ricostruito come Colombo, in diverse circostanze abbia favorito modifiche al Piano di Governo del Territorio utili agli imprenditori indagati per far lievitare il valore dei loro terreni agricoli, al fine di una futura edificabilità, ricevendo in cambio circa 200 mila euro in più tranche. Le prove raccolte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Monza, tramite dichiarazioni, perquisizioni, attività tecniche ed acquisizione di atti delle procedure amministrative, hanno evidenziato come Colombo intascasse "le stecche" attraverso la la Berfin srl, società ufficialmente gestita dalla sua compagna e dal cognato, Annabella e Giovanni Carlo Beretta. Uno schema che si sarebbe ripetuto più volte a seconda dell'imprenditore coinvolto.

In questo frangente Francesco Magnano avrebbe fatto da tramite tra Colombo e gli imprenditori Donato e Galdino Magni, per il pagamento di una tangente da 48 mila euro, attraverso le società Effebm srl e Studio Magnano & Partners srl, al fine di predisporre una bozza fittizia per una convenzione edilizia. I finanzieri hanno sequestrato agli indagati 243mila euro e altri 700mila a 7 società a loro riconducibili.

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