(ANSA) - MILANO, 29 APR - Con una vista di circa un'ora ha
preso il via oggi a Milano la perizia disposta dal Tribunale di
Sorveglianza sullo stato di salute di Graziano Mesina, l'ex
primula rossa del Supramonte ora 82enne, in carcere a Opera per
espiare una condanna a 24 anni per associazione a delinquere
finalizzata al traffico di stupefacenti.
Questa mattina, nel centro clinico del penitenziario milanese
dove l'anziano è detenuto, si sono recati i neurologi Stefano
Zago, docente alla Statale di Milano, e Lorenzo Lorusso,
direttore di reparto all'ospedale di Merate, i due esperti
nominati una dozzina di giorni fa dai giudici in seguito a una
nuova richiesta di scarcerazione sollecitata dalla difesa: le
avvocatesse Beatrice Goddi e Maria Luisa Vernier, in base alle
loro consulenze, ritengono che il loro assistito presenti "un
decadimento neuro cognitivo e neuropsichiatrico, che potrebbe
essere il principio di un problema di demenza senile".
L'esito della perizia è atteso tra qualche mese e, se dovesse
confermare il quadro clinico ipotizzato dai legali, Mesina
potrebbe scontare la pena nella casa di Orgosolo (Nuoro) dei
famigliari, i quali nei giorni scorsi hanno dato la
disponibilità ad accoglierlo.
Nel marzo 2023 il Tribunale di Sorveglianza di Sassari aveva
rigettato una prima istanza di detenzione domiciliare avanzata
dalle due avvocatesse per le precarie condizioni di
'Grazianeddu', questo il suo soprannome, passato alla ribalta
delle cronache come esponente del banditismo sardo del
dopoguerra. Nel 2004 uscì dal carcere di Voghera dopo aver
ottenuto la grazia, ma nel 2013 fu di nuovo arrestato. (ANSA).
Al via a Milano la perizia sullo stato di salute di Mesina
Oggi a Opera la visita dei neurologi nominati dai giudici