Cronaca

Pm: 'Omissioni da figure apicali sulle torture ai detenuti del Beccaria'

Atti inchiesta Milano, 'così fu favorito metodo delle violenze'

Redazione Ansa

 Il "metodo di violenze" attuato nel carcere minorile Beccaria di Milano "ha avuto il suo principale fondamento nel contributo concorsuale omissivo e doloso di una serie di figure apicali, con posizione di garanzia effettiva nei confronti dei detenuti" e "fra questi" l'ex "comandante della Polizia Penitenziaria", Francesco Ferone, ieri sospeso, "che ha consapevolmente agevolato e rafforzato le determinazioni criminose dei suoi sottoposti". Lo scrivono l'aggiunto Letizia Mannella e i pm Rosaria Stagnaro e Cecilia Vassena nella richiesta di custodia cautelare da cui è scaturita l'ordinanza del gip Stefania Donadeo

Iniziati stamani i primi interrogatori di garanzia dei 13 agenti di Polizia penitenziaria finiti in carcere ieri nell'inchiesta milanese che ha squarciato il velo su un presunto "sistema" di "violenze reiterate, vessazioni, punizioni corporali, umiliazioni" e spedizioni "punitive" nei confronti di almeno una dozzina di minorenni detenuti nell'istituto di pena Beccaria di Milano.

Da quanto si è saputo, i primi interrogatori dei poliziotti arrestati (altri otto sono stati sospesi dagli incarichi con misura cautelare), davanti al gip Stefania Donadeo, inizieranno verso le 12 e dovrebbero tenersi nel carcere di Bollate.

Nell'ordinanza, scaturita dalle indagini delle pm Rosaria Stagnaro e Cecilia Vassena, coordinate dall'aggiunto Letizia Mannella e condotte della Squadra Mobile e della stessa Polizia penitenziaria, vengono contestati i reati, anche per omissione, di tortura, maltrattamenti, lesioni, falso ideologico e, in un caso, di tentata violenza sessuale. Reati aggravati da minorata difesa, abuso di potere, minore età delle vittime e futili motivi. Un'indagine nata dalle segnalazioni del consigliere comunale David Gentili e del Garante dei diritti dei detenuti di Palazzo Marino, Francesco Maisto, e nella quale poi sono confluiti i racconti di psicologi, genitori e degli stessi ragazzi ex detenuti, vittime di violenze avvenute tra l'autunno del 2022 e lo scorso marzo. Agli atti anche intercettazioni e i filmati delle telecamere interne.

 Oggi, dalle 12,30 in poi nel carcere milanese di Bollate, saranno interrogati i primi agenti, tra cui Roberto Mastronicola, Maurizio Cimino, Giovanni Blandino, Mario Pisano e Salvatore Imbimbo. E' possibile che, anche per poter studiare sul fronte difensivo tutti gli atti, gli arrestati possano scegliere la strada di avvalersi della facoltà di non rispondere. Gli altri finiti in carcere saranno, poi, interrogati dal giudice domani e venerdì prossimo.
Gli interrogatori degli otto agenti sospesi, invece, tra cui Francesco Ferone, l'ex comandante della Polizia penitenziaria al Beccaria, si terranno la prossima settimana. (ANSA).

 

Intanto, le indagini vanno avanti per accertare, sempre partendo da testimonianze e segnalazioni, eventuali altri casi di pestaggi e torture e pure eventuali coperture e depistaggi nella struttura in relazione all'operato degli agenti. 

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