Cronaca

Sprechi Pa da 500 miliardi, la proposta di legge popolare

Depositata oggi in Cassazione. Tra i sostenitori anche l'attrice Maria Grazia Cucinotta

Redazione Ansa

E' stata depositata questa mattina presso la Corte di Cassazione la proposta di legge di iniziativa popolare per tagliare gli sprechi della Pubblica Amministrazione e della mala-politica. Alle ore 11 i delegati del comitato promotore "Stiamo Uniti" (costituito da Adusbef, Anildd, Codacons, Comitato dei 500 e Unione Popolare), capitanati dal presidente, Evandro Senatra, hanno presentato in Cassazione i documenti finalizzati all'avvio della raccolta firme con cui si chiede al Parlamento un taglio da 500 miliardi di euro agli sperperi pubblici che pesano sui bilanci dello Stato e, quindi, sulle tasche della collettività. Madrina d'eccezione l'attrice Maria Grazia Cucinotta, che ha partecipato oggi alla presentazione della proposta di legge abbracciando da subito l'iniziativa.

"Nessuna bandiera di partito, ma solo donne, uomini, professionisti, imprenditori che hanno le idee ben chiare sui mali endemici della nostra Repubblica. - ha spiegato Senatra - Il cuore della nostra proposta non è solo il taglio di 500 miliardi di sprechi, ma l'utilizzo delle risorse statali recuperate per aiutare le famiglie: 200 miliardi per tagliare il debito pubblico sarebbero la migliore medicina per la nostra economia, così come ridare dignità con 40 miliardi ai malati in difficoltà e destinare altri 40 miliardi ai troppi italiani che sono in difficoltà con i mutui. Una proposta concreta per un concreto rilancio del Paese".

Gli sprechi nel comparto degli acquisti di beni e servizi da parte della P.a. pesano, da soli, per circa 30 miliardi sugli italiani, mentre il patrimonio immobiliare dello Stato ha un valore di 60 miliardi di euro, ma conta anche immobili e terreni del tutto inutilizzati. Risorse - si spiega - che vengono sottratte ai cittadini, peggiorando la qualità e la quantità dei servizi resi dall'amministrazione pubblica. Per questo, attraverso la proposta di legge di iniziativa popolare i promotori chiedono, tra le altre cose, di tagliare i costi della politica nazionale e locale per almeno 13 miliardi di euro, avviare un monitoraggio volto ad abolire gli enti inutili, recuperare risorse per 39 miliardi di euro presso le fondazioni bancarie, avviare una cartolarizzazione concordata dei crediti presso l'Agenzia delle entrate, impiegare 2 miliardi di euro attingendo ai cosiddetti conti dormienti per le urgenze del Paese.

La proposta di legge indica anche chiaramente come e in quale misura destinare le risorse recuperate grazie ai tagli agli sprechi: 100 miliardi da indirizzare alla riduzione della pressione fiscale sui cittadini, 40 miliardi di euro per la lotta al caro-mutui, 60 miliardi al sostegno dell'agricoltura, 40 miliardi alla sanità, 60 miliardi in favore di giovani e famiglie e 200 miliardi per abbattere l'esorbitante debito pubblico. "La presentazione dalla proposta di legge è solo l'inizio: se vogliamo salvare il nostro amato Paese dobbiamo remare tutti nella stessa direzione, e per questo chiederemo ai cittadini di tutta Italia di partecipare alla raccolta di firme e mobilitarsi contro gli sprechi della politica" - afferma il presidente del Comitato "Stiamo Uniti", Evandro Senatra.

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