Cronaca

Frode sui fondi europei, Decaro revoca l'assessore

Indagine su una truffa da 9 milioni sulla formazione dei giovani

L'assessore al Bilancio del Comune di Bari, Alessandro D'Adamo, in un'immagine tratta dal sito del C

Redazione Ansa

   Avrebbe ricevuto fondi europei per 8,8 milioni di euro per organizzare corsi di formazione per combattere la disoccupazione e garantire l'integrazione dei giovani nel mondo del lavoro. La maggior parte dei corsi però, secondo l'accusa, non si sarebbe svolta. Per questo l'assessore al Bilancio del Comune di Bari, Alessandro D'Adamo, è indagato dalla Procura europea, per la sua attività imprenditoriale, per concorso in truffa aggravata per le erogazione pubbliche ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, appena ha saputo dell'indagine, ha revocato la delega al suo assessore perché - ha spiegato il primo cittadino - "l'esercizio di importanti funzioni pubbliche quali quelle di assessore deve essere privo di qualsiasi sospetto.

È un dovere nei confronti dei cittadini e consente agli interessati di potersi difendere liberamente". Si tratta dell'ennesima grana politica per il Comune di Bari dopo l'arresto (del 26 febbraio) per scambio elettorale politico mafioso per le amministrative di Bari del 2019 dell'allora consigliera comunale Carmen Maria Lorusso e di suo marito, l'ex consigliere regionale Giacomo Olivieri. E non si placano le polemiche politiche: secondo il presidente dei senatori di FI, Maurizio Gasparri, "continua l'evaporazione giudiziaria del partito democratico in Puglia.

Decaro è stato costretto a revocare le deleghe dell'Assessore al Bilancio della giunta di sinistra. Noi siamo garantisti. Ma vediamo questo stillicidio di fatti che sta dimostrando come il blocco di potere Comune-Regione del Pd, guidato da Decaro ed Emiliano, si stia sgretolando giorno dopo giorno". La presunta frode sulla quale indagano i magistrati europei riguarda i fondi del Programma Garanzia Giovani, che sarebbero stati destinati alle imprese di D'Adamo, che è legale rappresentante della società di formazione Kronos. Assieme a lui sono indagati la sorella Annalisa (referente di una ditta individuale che forniva le docenze agli enti di formazione) e Danilo Cicchetti, legato alle società di formazione del gruppo D'Adamo.

La Guardia di Finanza del comando provinciale di Bari per tutto il giorno ha compiuto perquisizioni presso i domicili degli indagati e gli uffici degli enti di formazione sequestrando documentazione amministrativa e contabile. Le indagini, quindi, non riguardano l'attività assessorile di D'Adamo. Tre le società indagate per la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche: Kronos, Sinergia e Kronos II che hanno sedi a Bari (Kronos ha sedi secondarie in provincia di Bari). D'Adamo, 46 anni di Altamura (Bari), è stato assessore con delega al Bilancio e ai Tributi nelle due giunte Decaro, dal marzo 2017.

Entrò nel governo cittadino in rappresentanza del gruppo politico "Iniziativa democratica-Sud al Centro" degli ex assessore pugliesi Alfonso Pisicchio e Anita Maurodinoia, al centro dello scandalo politico di questi giorni. Pisicchio è stato arrestato il 10 aprile scorso per corruzione e turbata libertà degli incanti assieme al fratello Enzo; Maurodinoia è indagata assieme al marito Sandro Cataldo (arrestato il 4 aprile) per corruzione elettorale: Cataldo avrebbe acquistato voti per 50 euro ciascuno per le amministrative di Bari (2019), Grumo Appula (2020), Triggiano (2021) e le regionali del 2020.

 

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