Cronaca

Naufragio migranti, Save the children: 'bimbi ancora vittime'

Circa 400 tra morti e dispersi nel Mediterraneo quest'anno

"Un altro pesante tributo in termini di vite umane è stato pagato ieri nel Mediterraneo"

Redazione Ansa

   "Un altro pesante tributo in termini di vite umane è stato pagato ieri nel Mediterraneo. Sono 9 le salme accertate, sbarcate ieri a Lampedusa, tra cui una bambina e un ragazzo morto dopo i tentativi di rianimarlo, ma ci sarebbero anche una quindicina di dispersi e il bilancio rischia di aggravarsi". Lo afferma Save the Children, l'Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e le bambine a rischio e garantire loro un futuro.

"E' finito così tragicamente nella notte - prosegue la nita - il sogno di chi, in fuga da guerre, fame, conflitti, violenza, ha cercato di raggiungere via mare la salvezza in Europa, nonostante le difficili condizioni meteomarine".

I team di Save the Children, presenti sull'isola, hanno prestato subito assistenza ai minori e alle famiglie dei sopravvissuti, arrivati in stato di shock e ipotermia. Ma la giornata di ieri ha fatto registrare un'altra tragedia del mare in Grecia, che ha causato la morte di 3 bambine. Gli ultimi drammatici episodi fanno salire a circa 400 il bilancio dei morti e dei dispersi solo nel Mediterraneo Centrale nel 2024.

"Mentre ieri in Europa si discuteva di protezione dei confini, bambini, donne e uomini, perdevano la vita nella speranza di costruirsi un futuro di pace, lontano da conflitti, persecuzioni, fame, violenza, matrimoni forzati e povertà estrema. Non si può assistere inermi a quelle che sono ormai tragedie annunciate. Continuiamo a chiedere, dunque, un'assunzione di responsabilità condivisa degli Stati membri e delle istituzioni europee che porti alla creazione di un sistema strutturato e coordinato di ricerca e soccorso nel Mediterraneo" ha dichiarato Giorgia D'Errico, direttrice Relazioni Istituzionali di Save the Children. 
   

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