Cronaca

A Ravenna la nave di Emergency con 71 migranti salvati

Fermo per la Geo Barents arrivata ieri a Marina di Carrara con 249 persone a bordo. La ong: "Faremo appello"

La nave Life Support di Emergency

Redazione Ansa

Ha attraccato poco fa al porto di Ravenna, terminal crociere, la nave ong Life Support di Emergency con 71 migranti salvati, fra i quali tre minori (di cui due non accompagnati). Stanno per cominciare le procedure di sbarco. Scenderanno prima coloro che hanno priorità di trattamento per varie patologie, tra cui un ragazzo che dovrà essere trasferito in ospedale, poi i minori non accompagnati e l'unica donna a bordo, infine i casi di scabbia già in trattamento farmacologico. I trasferimenti avverranno con mezzi della Croce Rossa Italiana fino al Pala De André dove si svolgeranno tutte le operazioni sanitarie e di polizia. Sono stati allestiti tre laboratori sanitari, spazi per i servizi sociali del comune e della questura per fotosegnalamento e procedure identificative oltre a un'area ristoro. I 71 migranti saranno poi trasferiti in diverse province dell'Emilia-Romagna, i minori resteranno nel Ravennate. In totale sono 939 i migranti giunti a Ravenna nei nove sbarchi finora avvenuti. 
   

Fermo di 20 giorni per la Geo Barents, "faremo appello"

Fermo di 20 giorni per la Geo Barents, che ieri era arrivata a Marina di Carrara con 249 migranti soccorsi al largo della Libia. La detenzione, spiega Medici senza frontiere, "è per non aver osservato sabato scorso le istruzioni della guardia costiera libica ed aver messo in pericolo le persone soccorse. Ma sono stati i libici ad aver tentato di interrompere il salvataggio minacciando il nostro equipaggio e i naufraghi. Faremo appello". È il ventesimo fermo disposto per una nave umanitaria in seguito al decreto Piantedosi del gennaio 2023.

"È la Guardia costiera libica, finanziata dall'Ue, a mettere in pericolo la vita delle persone, mentre coloro che cercano di salvare vite umane vengono sanzionati", afferma Juan Matias Gil, rappresentante delle operazioni di ricerca e salvataggio di Msf. "Le continue vessazioni nei confronti delle navi di soccorso delle ong e il deliberato ostacolo alle attività di salvataggio in mare da parte dell'Italia - aggiunge - sono scandalosi e non faranno altro che portare a più morti in mare".

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