Cronaca

Travaglio assolto in Cassazione, non ha diffamato Sala

Annullate senza rinvio le condanne in primo e secondo grado

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 24 FEB - La quinta sezione della Corte di Cassazione ha assolto il direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, annullando senza rinvio la condanna di primo e secondo grado per diffamazione nei confronti del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, perché il fatto non costituisce reato.
    La vicenda è nata da alcune affermazioni rese dal giornalista in una puntata di Otto e mezzo, nel giugno 2018, dopo che sul quotidiano era stato pubblicato un articolo su un finanziamento da 50mila euro per la campagna elettorale del 2016 da parte del costruttore Luca Parnasi, successivamente coinvolto in una inchiesta sullo stadio della Roma che aveva toccato il Movimento 5 Stelle. Travaglio, riferendosi ad un incontro tra il sindaco e il costruttore per il nuovo stadio del Milan avvenuto nel marzo del 2018, aveva sottolineato che Sala si muoveva "in pieno conflitto di interessi e lo ringraziava dicendosi gratissimo con lui", chiedendosi perché si chiedevano le dimissioni dell'allora sindaco di Roma, Virginia Raggi, "che non prendeva soldi, invece di chiederle per un sindaco che li prendeva". Nell'intervento Travaglio aveva specificato che si trattava di un finanziamento lecito, anche se inopportuno e non trasparente. Il sindaco aveva sostenuto in tribunale che da parte di Travaglio era arrivata "un'accusa non troppo velata non sostenuta dai fatti", mentre si era trattato di un finanziamento "trasparente". Aveva poi specificato di aver incontrato Parnasi perchè quest'ultimo aveva ricevuto un incarico da parte del Milan per un'ipotesi di nuovo stadio e che era stata comunque chiusa ogni porta all'ipotesi di realizzazione dello stadio nello scalo Farini.
    Ora, in attesa delle motivazioni della sentenza, il sindaco dovrà restituire i circa 20mila euro pagati dal direttore de Il Fatto Quotidiano a titolo di risarcimento, con gli interessi.
    (ANSA).
   

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