Cronaca

Caso Pifferi: avvocati, procuratore tolga il pm dal processo

La Camera penale di Milano conferma lo sciopero per il 4 marzo

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 12 FEB - Il "complessivo comportamento tenuto dalla Procura altera quello che dovrebbe essere l'intangibile equilibrio tra accusa e difesa nell'esercizio del giusto processo". Lo scrive la Camera penale di Milano nella delibera con cui conferma, come emerso nei giorni scorsi, l'astensione dalle udienze per il 4 marzo in relazione al caso di Alessia Pifferi, ossia alla nuova inchiesta del pm Francesco De Tommasi a carico di due psicologhe che lavoravano a San Vittore e dell'avvocatessa della donna, a processo per aver lasciato morire la figlia Diana di stenti.
    Lo sciopero dei penalisti milanesi sarà anche simbolico perché si terrà proprio in concomitanza con la prossima udienza del processo a Pifferi, che riprenderà dopo il deposito della perizia psichiatrica.
    Per la Camera penale di Milano il procuratore Marcello Viola, preso atto del "contrasto insanabile" tra il pm De Tommasi e la collega Rosaria Stagnaro, che ha rinunciato all'incarico nel processo dato che non fu informata della nuova tranche di indagini, dovrebbe "riassegnare" entrambi i procedimenti, ossia il processo in corso e le nuove indagini, ad altri pm. In pratica, chiedono che Viola tolga entrambi i procedimenti a De Tommasi. E ciò anche per la "peculiare situazione processuale determinatasi a seguito dell'indagine parallela".
    E' necessario, scrivono i penalisti milanesi, "tutelare la serenità del processo e dunque dell'imputato che lo subisce". Il diritto di difesa "e di esercizio del diritto alla prova nel processo sono stati pericolosamente intaccati dalla condotta del pubblico ministero il quale, anziché contestare la prova nel processo, ha usato impropriamente il suo potere investigativo, rischiando di intimidire difensore, personale sanitario, consulenti, periti e, in ultima analisi - concludono gli avvocati - i giudici che, ne siamo certi, non consentiranno ingerenze". (ANSA).
   

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