Cronaca

Ucciso con freccia:prefetto,degrado non si ferma solo con divise

Ho chiesto al Rettore di tenere le sedi universitarie aperte

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 10 NOV - "La riqualificazione del centro storico di Genova non passa solo dalle divise ma anche dai negozi, da chi lo frequenta, da chi ci lavora e ci vive, dalla luce, dalla pulizia". Lo ha detto il Prefetto Renato Franceschelli dopo il comitato per l'ordine e la sicurezza convocato dopo l'omicidio di un peruviano colpito con una freccia.
    "Il centro storico - ha continuato Franceschelli - lo teniamo monitorato non da ora ma da anni e c'è uno sforzo imponente, per esempio con le divisioni in zone nelle quali si alternano le forze di polizia. Una attenzione che ho visto in poche altre città d'Italia. Il modello è vincente e con quello si continua a lavorare".
    "Continueremo a dedicare tutta l'attenzione - prosegue - e anzi chiederemo le collaborazioni di tutti come ho fatto con il rettore. Anche loro devono darci una mano per rendere vivibili quelle zone. Sono sicuro che il rettore sarà d'accordo nella richiesta che personalmente gli ho fatto di tenere aperti i portoni dell'università".
    "Sono convinto che tutto questo si possa fare anche con la collaborazione dei comitati e dei residenti. La consapevolezza di tutti è che queste cose non si fanno a spot ma devono avere una sostenibilità nel tempo e quindi dobbiamo mettere in cantiere operazioni che anche se nell'immediato magari hanno minore impatto e visibilità porteranno risultati nel medio e lungo termine. Perché i centri storici non vissuti sono preda di illeciti. Il centro storico deve essere vissuto con educazione, non solo per i bicchierini. Se non si vive, non si illumina, se facciamo chiudere i negozi diventa un posto meno bello e dove si vive male". (ANSA).
   

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