Cronaca

Casa Futuro ad Amatrice, Boeri: 'E' modello di ripartenza'

Dopo il sisma prende forma il progetto tra riuso di macerie e socialità

Redazione Ansa

   A sei anni dal terremoto del 24 agosto 2016 Amatrice prova a ripartire. E lo fa anche con Casa Futuro, il progetto realizzato dallo Studio Boeri Architetti che la Diocesi di Rieti e l'Opera Nazionale per il Mezzogiorno d'Italia stanno realizzando nell'area del complesso "Don Minozzi". Dalla posa della prima pietra, il 15 ottobre 2021, il cantiere del più grande intervento di ricostruzione privata nel paese Reatino è tra quelli che procedono più speditamente. Tutte le opere di demolizione sono state completate. Quasi completato il lavoro di consolidamento e ristrutturazione dell'ex fattoria.

    "Il cantiere comincia a funzionare come un laboratorio a cielo aperto in cui, per esempio, le macerie vengono per quanto possibile riutilizzate per la costruzione delle superfici carrabili e calpestabili. Grazie al suo formidabile valore sociale e rigenerativo di un'economia e di un percorso formativo, la Casa Futuro potrà essere assunta come modello di ripartenza anche per l'intero Paese", spiega l'architetto Stefano Boeri. Ora "vanno realizzate le intese con i diversi soggetti culturali, economici e sociali che consentiranno di riempire di contenuti questi spazio - spiega il vescovo di Rieti, mons. Domenico Pompili - Ispirato alla Laudato si' e pensato secondo una prospettiva unitaria, il progetto intende essere una forma concreta per tradurre la ricostruzione in rigenerazione, grazie all'attenzione ai giovani, agli anziani, all'economia e la cultura".

    Orientata secondo i principi della Laudato si', l'architettura di Casa Futuro sarà suddivisa in varie corti e prevede un uso virtuoso delle macerie e delle terre di scavo e tiene conto della sostenibilità energetica e ambientale dei fabbricati, con un ampio uso di pannelli fotovoltaici e di una particolare attenzione al recupero e riciclo delle acque meteoriche. L'esecuzione dei lavori è finanziata dall'Ufficio speciale per la ricostruzione (Usr) del Lazio con 48 milioni di euro. Alla realizzazione del progetto contribuiscono sia specifiche donazioni alla Diocesi di Rieti, sia realtà diverse come Banca Mediolanum e le Comunità Laudato si', che attendono un centro di studi ambientali all'interno del complesso.

    Questa vocazione alla ricerca, e dunque ai giovani, sarà uno dei fili conduttori di Casa Futuro. Sono già avviati contatti con il Gran Sasso Science Institute per ospitare nella Corte dell'Accoglienza stage formativi per studenti. Anche per la Corte delle Arti e dei Mestieri l'idea è di coinvolgere l'Università degli Studi di Teramo per il suo Corso di laurea in Viticoltura ed Enologia e, insieme a Slow Food, ragionare sul tema della filiera agroalimentare. L'attenzione ai giovani richiede anche dialogo tra le generazioni: oltre ad ospitare i Discepoli di Don Minozzi e le Ancelle del Signore, la Corte del Silenzio vedrà la presenza di una casa di riposo, anche in segno di continuità con l'ultima fase dell'esperienza dell'area prima del terremoto. La Corte Civica, infine, sarà una vera e propria area dei beni comuni: oltre ad ospitare gli uffici amministrativi sarà dedicata alla memoria di Amatrice, alla sua arte e alla sua storia. 

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