Cronaca

Tromba d'aria in Salento, bagnanti in fuga E alberi sradicati

Dal 17 agosto. Ritorno a medie stagionali nel fine settimana

Redazione Ansa

  Tromba d'aria e fuggi fuggi di bagnanti in Salento sul litorale delle marine di Melendugno tra Roca, Torre Sant'Andrea, Torre dell'Orso e San Foca.

Il vento ha sradicato alcuni alberi, ha divelto la segnaletica stradale, danneggiato i dehors di alcuni locali e i pali delle luce, uno dei quali è caduto su un'auto. Non ci sarebbero feriti.

 

Il maltempo si è abbattutto la notte scorsa anche sul litorale laziale.  A Sabaudia c'è stata una violenta tromba d'aria 

 

Le conseguenze del maltempo a Sabaudia

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Tetti delle case quasi scoperchiati, alberi caduti, cornicioni finiti sulle auto in sosta a Osilo, nel Sassarese.

Intorno all'1,30 tutta l'area, da Valledoria a Osilo, è stata interessata da temporali e bombe d'acqua. In alcuni centri le strade e gli scantinati si sono allagati, ma i disagi più gravi si sono registrati a Osilo dove le pioggia è stata accompagnata da una tromba d'aria.

"Stiamo facendo questa mattina una dettagliata ricognizione - sottolinea all'ANSA il sindaco, Giovanni Ligios - la tromba d'aria ha provocato molti danni soprattutto nella parte centrale del paese, ma fortunatamente nessuno è rimasto ferito". In particolare la furia del vento ha strappato rami e fatto cadere alberi sulla strada - uno di questi ha addirittura bloccato l'accesso al paese ed è stato subito tagliato e rimosso -, scoperchiati i tetti di alcune abitazioni, tegole e cornicioni sono finiti sulle auto, danneggiandole. "Stiamo lavorando con l'Ufficio tecnico, la Protezione civile e la Compagnia Barracellare per transennare alcune zone - dice ancora il primo cittadino - alcune strade sono state chiuse al traffico dai vigili del fuoco" 

NUBIFRAGIO A FIRENZE

Danni d'acqua, dissesti statici, alberi e rami pericolanti, svuotamento di scantinati allagati: questi gli interventi dei vigili del fuoco a Firenze e nel circondario, tutti di carattere minore e senza rischi per l'incolumità pubblica e privata, dopo il nubifragio della notte di Ferragosto. Sono giunte alla sala operativa dei pompieri 240 richieste di intervento diramate dal 112 Nue. Il territorio maggiormente colpito, confermano, è quello di Bagno a Ripoli, a sud di Firenze, dove resta aperto dalla notte il Coc della protezione civile. Osservazione speciale sull'ondata di piena del fiume Ema, monitorato anche dal Centro funzionale regionale, guardato a vista anche da personale del volontariato. Il dispositivo di soccorso attuato dai vigili del Fuoco ha messo a disposizione squadre ordinarie, sommozzatori, personale specializzato in salvamento acquatico e personale fluviale. I vigili del fuoco specificano che "non ci sono state richieste di soccorso a persona a rischio vita, come neppure in difficoltà". Rinforzi sono stati concentrati su Firenze da squadre dei comandi di Prato, Arezzo, Siena e Livorno. Stamani erano in via di evasione 62 richieste di intervento, di cui 28 a Bagno a Ripoli e 10 a Firenze, le altre nel Chianti Fiorentino, a Greve e Impruneta, cinque dalla parte opposta della provincia a Cerreto Guidi. 

 

LE PREVISIONI

Passato Ferragosto, si prepara una settimana che vedrà l'Italia ancora divisa: mentre a Sud si prevede un ritorno dell'anticiclone africano, con temperature elevate, le regioni settentrionali si preparano all'arrivo di una perturbazione atlantica a partire dal pomeriggio di mercoledì 17 agosto. Lo indicano le previsioni del meteorologo Lorenzo Tedici, del sito iLMeteo.it.
    Da giovedì 18 si prevedono a Nord "violenti temporali che da Ovest si muoveranno verso Est in serata e nottata e che potranno raggiungere anche la Toscana. I fenomeni potranno risultare molto forti ed essere accompagnati da grandinate e improvvisi colpi di vento". Non si escludono locali nubifragi.
    Nel frattempo nelle regioni meridionali e centrali l'anticiclone africano porterà aria calda e temperature elevate.
    Previsti nelle zone interne della Sicilia picchi di 42-43 gradi, in Sardegna e Puglia fino a 40-41 gradi sono previsti, oltre 34-35 gradi in Lazio, Marche e Campania.
    Il ritorno a condizioni meteorologiche normale in tutta Italia è atteso nel fine settimana: "dopo il passaggio della perturbazione- osserva il meteorologo - i venti soffieranno di Maestrale, pronti a mitigare il clima su tutte le regioni e farci vivere il weekend del 20 e 21 Agosto in prevalenza soleggiato e con caldo accettabile".
   

NEL DETTAGLIO:

Martedì 16. Al nord: giornata in prevalenza soleggiata. Al centro: sole prevalente e caldo. Al sud: sole e caldo via via più intenso.
   

Mercoledì 17. Al nord: peggiora al Nordovest con temporali, sole e caldo altrove. Al centro: sole prevalente e caldo, intenso in Sardegna e sul Lazio. Al sud: sole e caldo diffuso.
   

Giovedì 18. Al nord: intensa perturbazione temporalesca. Al centro: peggiora in Toscana con temporali, tante nuvole altrove.
   

Sud: sole e caldo intenso ovunque.
   

Tendenza. Da venerdì ancora temporali su Alpi, Toscana, Umbria e Marche, weekend soleggiato. 

 

 Il 18 agosto torneranno a prevalere i bollini gialli (11) e quelli arancioni (6), anche se il bollino rosso di emergenza è previsto per il momento solo a Palermo. È quanto risulta dal bollettino sulle ondate di calore del ministero della Salute. Giovedì il bollino arancione (che indica possibili rischi per la salute, soprattutto per le persone fragili) è atteso a Bari, Campobasso, Catania, Perugia, Rieti Roma. In verde (condizioni meteo che non comportano rischi per la salute) dovrebbero invece restare Verona, Venezia, Trieste, Torino, Pescara, Milano Genova, Brescia e Bolzano. La situazione appare, per il momento, ancora distante dall'ondata di calore che ha travolto il Paese fino ai primi di agosto: il 6 agosto, ad esempio, tra le 27 città oggetto di monitoraggio c'erano 16 bollini rossi, 1 arancione e 10 gialli. Allo stesso tempo, tuttavia, si discosta significativamente anche dalla situazione registrata negli scorsi giorni: tra il 12 e il 14 agosto quasi la totalità delle 27 città monitorate erano in bollino verde. In quei giorni Cagliari è stata l'unica città a non scendere mai sotto il livello di pre-allerta giallo.

 

 

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