Cronaca

Gianni Vattimo considerato lucido dalla Cassazione: la versione del compagno

'Io sotto processo ingiustamente'

Redazione Ansa

"Dalla relazione del commercialista, che ha fatto la consulenza di parte, viene fuori che i famosi soldi che avrei estorto 59mila euro e 19mila euro in più sul mio compenso. In realtà c'è stato un travisamento da parte della Guardia di Finanza che non ha riportato dati fondamentali, come persone in più che vengono pagate come le badanti e i collaboratori familiari. Non viene considerato un capitale abbastanza importante dato a una collaboratrice, la ex moglie che prendeva 750 euro al mese, non viene tenuto in conto né l'andamento del capitale dopo che lui (Vattimo, ndr) è uscito dal Parlamento quando lo stipendio era più alto". Lo dice all'ANSA Simone Caminada dopo che la Cassazione ha dichiarato il filosofo e politico Gianni Vattimo lucido e in grado di amministrare i suoi beni. Nel video Vattimo è seduto accanto a Caminada e annuisce alle sue dichiarazioni.

"Lui (Vattimo, ndr) ha mantenuto il trend di uscite a fronte di meno entrate quindi ha dovuto erodere il suo capitale per mantenere lo stesso stile di vita in questi anni, dalla fine del mandato parlamentare alla mia amministrazione (2017-2018) ed è stato eroso maggiormente sotto l'amministrazione di sostegno, che erano in capo al commercialista Maurizio Giglio, fino a 68 mila euro, nonostante i limiti imposti dalla procura. Io sono sotto processo per 59mila di capitale eroso, il capitale eroso dopo le indagini è di 68mila. Gianni ha aumentato le spese mediche e di assistenza prima c'era una signora ora ce ne sono tre".

Daniela Talarico, legale di Gianni Vattimo, intanto esulta per il risultato ottenuto in aula: "Abbiamo vinto l'appello, la procura ci ha fatto un ricorso bruttissimo alla Cassazione che è stato ritenuto inammissibile eppure non si riesce a parlare del professore. La procura ha continuato a usare gli argomenti relativi alle indagini penali ma la Corte di appello e la Cassazione li hanno completamente demoliti. Non si può usare un istituto delicatissimo come l'amministrazione di sostegno e distorcerlo a uso e consumo di un processo penale. Ripeto, il professore ha vinto e di questo dovremmo parlare".    

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