(ANSA) - MILANO, 10 MAG - Mille euro al giorno. E' questo il
risarcimento per ingiusta detenzione disposto dalla quinta corte
d'appello di Milano nei confronti di Giulia Ligresti per 16
giorni trascorsi in carcere, quelli dal 17 luglio al 2 agosto
2013, e non per quelli successivi e per il periodo passato ai
domiciliari, nell'ambito dell'inchiesta di Torino sul caso
Fonsai. Inchiesta per cui la figlia del costruttore Salvatore
Ligresti aveva patteggiato una pena definitiva a 2 anni e mezzo
di reclusione poco dopo l'arresto poi annullata sei anni dopo.
I giudici milanesi hanno rigettato una richiesta di
indennizzo per errore giudiziario di un milione e 300 mila euro.
Il collegio ha infatti negato il ristoro milionario in quanto
ha ritenuto che Giulia Ligresti avesse diritto a un risarcimento
solo per i 16 giorni in cella precedenti alla istanza di
patteggiamento avanzata il 2 agosto di quell'anno. E questo in
quanto la richiesta di patteggiare è una "inequivocabile
manifestazione di volontà dell'imputato" e "presuppone il suo
implicito riconoscimento di responsabilità".
I mille euro al giorno sono una cifra più alta della media
standard ma calibrata sul "clamore mediatico" dell'arresto e
sulla "particolare afflittività" della detenzione. (ANSA).
Fonsai: a Giulia Ligresti 16mila euro per ingiusta detenzione
Rigettata richiesta di 1.3 mln per errore giudiziario