Cronaca

Cadavere a pezzi: l'impegno di Carol Maltesi contro la violenza sulle donne

In un video sui social: "Noi donne dovremmo essere le prime a sostenerci"

Carol Maltesi

Redazione Ansa

"Per combattere determinati pregiudizi noi donne dovremmo essere le prime a sostenerci per combattere determinati pregiudizi noi donne dovremmo essere le prime a sostenerci": così Carol Maltesi, che nel mondo del porno aveva scelto il nome di Charlotte Angie, concludeva un video sui social girato nel 2020 in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne e ripostato dalla stazione radio di Busto Arsizio Flash.

"Non ho mai fatto video su Instagram e non sono neanche tanto brava a parlare ma è veramente un tema che mi sta molto a cuore non solo perché l'ho vissuto nel mio piccolo personalmente - spiegava Carol - Si parla tanto di violenza fisica contro le donne ma è altrettanto importante parlare di quella psicologica perché comunque ti distrugge emotivamente ed è altrettanto grave. E se ne parla molto poco di questo".

"Quello che mi è venuto in mente - ha aggiunto - è che manca soprattutto il rispetto fra noi donne in primis. E anche questa è una forma di violenza psicologica. Soprattutto da quando sono entrata nel mondo delle mamme. Le altre mamme sono sempre pronte a giudicarti se prendi decisioni diverse dalle loro", decisioni "non convenzionali" come quella di fare "foto provocanti" "Devi puntare il dito e far sentire quella donna meno madre o inadeguata - aggiungeva - solo perché prima di essere madre è donna. Penso che per combattere determinati pregiudizi noi donne dovremmo essere le prime a sostenerci". 
   

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