Cronaca

La moglie dell'ambasciatore Attanasio: 'Quel giorno dovevo essere con lui'

La storia del diplomatico in un libro. Era un sognatore ma serio

Zakia Seddiki, consorte dell'ambasciatore Luca Attanasio, ai funerali del marito

Redazione Ansa

Nei giorni in cui l'inchiesta della procura di Roma chiarisce i contorni dell'agguato in cui, in Congo, nel febbraio dell'anno scorso, è stato ucciso l'ambasciatore eroe Luca Attanasio insieme al carabiniere Vittorio Iacovacci, nuovi particolari su quella drammatica giornata emergono da un libro appena uscito.
    Dalle pagine di "Luca Attanasio. Storia di un ambasciatore di pace", curato per Piemme dal giornalista Fabio Marchese Ragona, a parlare è Zakia Seddiki, la moglie di Attanasio, la donna di origine marocchina che il diplomatico aveva conosciuto in una sua precedente missione in Marocco e con cui stava crescendo una giovane famiglia con tre figlie piccole. "Lunedì 22 febbraio 2021. Dovevo essere insieme a Luca", scrive Zakia nel volume che raccoglie le voci di chi conosceva bene il diplomatico italiano come appunto la moglie e gli amici di infanzia e della parrocchia di Limbiate dove era cresciuto. "Dovevo essere insieme a Luca - rivela Zakia Seddiki - ma questa volta per via di una coincidenza, mia mamma che non poteva tenere le bambine, ero stata costretta a rimanere a Kinshasa".
    "Era una mattina normalissima, come tutte le altre - racconta quindi -, avevo preparato le bimbe e le stavo accompagnando a scuola in macchina. Il traffico era particolarmente congestionato. Sapevo che Luca aveva in programma di fare una visita al progetto Pam riguardante le mense scolastiche e che era sempre con Vittorio. Aveva chiamato sua mamma Alida per un breve saluto e poi aveva chiamato anche me. Erano le 8 del mattino". Di lì a poco Attanasio avrebbe trovato la morte per soli 50 mila dollari, come ha ricostruito ora l'inchiesta.
    Zakia scrive anche l'introduzione del libro spiegando che il volume "nasce perchè la sua morte possa essere come un fiore che sboccia per tanti altri che vorranno seguire il suo esempio".
    "Chi era Luca? Era un sognatore che guardava il mondo come un bel giardino, sempre con grandi motivazioni, molto serio e preciso al lavoro: nonostante il viso d'angelo, si arrabbiava molto se le cose non erano fatte con correttezza e onestà".
  
   

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